Aziende tessili raggirate da finti intermediari dell’alta moda

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La caserma dei carabinieri di Costa Masnaga

COSTA MASNAGA – Smascherata dai carabinieri di Costa Masnaga un presunto raggiro ai danni di diverse aziende lecchesi del settore tessile: due le persone denunciate, i coniugi D.F.P. 53enne, pregiudicato e R.D. 51enne, commerciali domiciliati a Mozzate con l’accusa di “Truffa aggravata continuata in concorso”.

L’indagine è stata avviata a seguito di alcune truffe perpetrate nel periodo corrente tra l’autunno 2014 e la primavera 2015 con vittime alcune ditte della provincia, specializzate nella produzione di tessuti di alta moda, arredamento e complementi d’arredo.

Secondo quanto emergerebbe dalle indagini, la coppia si presentava come intermediaria di prestigiosi marchi di Moda ed Aziende di arredamento, effettuavano ordini ingenti di tessuti che si facevano consegnare in un magazzino a Mozzate. Al momento di pagare, però, i soldi non arrivavano e in certi casi venivano inviate alle aziende documenti recanti la conferma di pagamento effettuato su carte con intestazione di società della moda, alla totale insaputa di queste ultime.

Ovviamente, la coppia, esperta del settore, non azzardava ulteriori ordini presso la stessa azienda tessile ma punta ad altre vittime. Ciò andava avanti da almeno un anno secondo quanto scoperto dai carabinieri.

Gli accertamenti dei militari hanno consentito di ricostruire l’articolata movimentazione delle merci fino a giungere all’individuazione del magazzino dove erano stati stoccati i tessuti, localizzato a Gerenzano.

È qui che nella mattinata di lunedì, in esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Lecco, i Carabinieri della Compagnia di Merate, collaborati in fase esecutiva dai colleghi di Mozzate (CO) e Cislago (VA), hanno recuperato 800 rotoli di pregiati tessuti, ancora perfettamente imballati e conservati, del valore all’ingrosso di circa 170.000 euro, che sono stati restituiti alle aziende proprietarie.  

Sequestrata anche importante documentazione utile alla definitiva ricostruzione dell’intera vicenda ed anche per capire a chi è stata successivamente venduta la merce non pagata alle aziende. Probabile che marito e moglie, esperti del settore, abbiano avuto a disposizione una rete di contatti per piazzare successivamente i tessuti a clienti consenzienti o ignari della provenienza dei prodotti.