Sgomento per la morte di “Masu”, il 23enne accoltellato in stazione a Calolzio

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Malcom Mazou Darga, per tutti Masu, era cresciuto ad Airuno, dove ha frequentato le scuole e giocato a calcio in oratorio

Un omicidio che ha sconvolto l’intera comunità

AIRUNO – Per tutti era semplicemente Masu, un ragazzo un po’ testone, tanto fragile quanto ribelle. Sgomento e sconcerto per la morte di Malcom Mazou Darga, il 23enne accoltellato con ferocia e freddezza ieri pomeriggio, martedì, in stazione a Calolzio.

Un omicidio dai contorni inquietanti e ancora da dissipare che sta interrogando e scuotendo tutto il territorio. Masu era arrivato da poco ad abitare in via Fratelli Cervi a Calolzio insieme ai genitori e alle sorelle, di poco più piccole di lui (una frequenta l’università e l’altra le superiori).

Fino a qualche settimana fa abitava nei condomini dell’ex Filca, in via Consorziale, ad Airuno, dove era cresciuto frequentando prima le scuole elementari e poi le medie. Il padre è molto conosciuto in paese perché è stato uno dei fondatori dell’associazione islamica Ahlachia.

Da ragazzo Masu aveva giocato anche a calcio vestendo la maglia della squadra dell’oratorio nell’Unione Sportiva Airunese. Una passione coltivata fino ai 15 e 16 anni e poi abbandonata.

 

Da tempo il ragazzo, che aveva lavorato in una ditta a Calolzio, aveva smesso di frequentare la comunità del paese. Lo si vedeva, a volte, per strada o in stazione. Negli ultimi anni pare avesse iniziato a frequentare delle brutte compagnie, tanto da rendersi protagonista di alcuni episodi di cronaca, come l’aggressione a un passeggero avvenuta due anni fa sul treno a Olgiate.

“Siamo vicini alla famiglia, in particolar modo alla madre che piange l’improvvisa e violenta morte dei figlio” le parole del sindaco Alessandro Milani che questa mattina ha voluto mandare un messaggio di cordoglio alla famiglia dei suoi ormai ex concittadini.

Un omicidio brutale e feroce ripreso dalle telecamere di videosorveglianza presenti in stazione a Calolzio, che sembrerebbe siano stati determinanti per risalire all’identità dei presunti aggressori.