LECCO – Il messaggio tanto atteso è arrivato. Matteo Della Bordella, il “ragno” ventinovenne partito il 3 agosto dall’Italia destinazione la Groenlandia, ha scritto al presidente del gruppo “della Grignetta”, Fabio Palma, cancellando le prime preoccupazioni dei “maglioni rossi”.
“Abbiamo appena concluso il nostro quarto giorno in kayak – scrive Matteo, che ha raggiunto l’isola posta all’estremo nord dell’Oceano Atlantico – e il tempo è buono, anche se l’impegno è particolarmente elevato”.
Della Bordella spiega nel suo breve messaggio di avere avvistato un orso polare e qualche esemplare di bue muschiato. Proprio della possibilità di incontri… ravvicinati con gli orsi Matteo aveva parlato nella conferenza stampa di presentazione della spedizione che si era tenuta in luglio a Villa Cipressi di Varenna.
“Nelle zone dove andremo vivono gli orsi polari – aveva detto il forte climber varesino – come noto animali carnivori per eccellenza”. “Speriamo di non incontrarli – aveva anche aggiunto – per lo meno non da vicino, perché non avremo con noi alcun fucile”. L’incontro, invece, c’è già stato, ma fortunatamente non proprio… ravvicinato.
“Siamo contenti che tutto sia iniziato nel migliore dei modi – spiega Fabio Palma – perché cominciavamo a essere preoccupati. Matteo e i suoi due compagni di avventura Silvan Schupbach e Christian Ledergerber, svizzeri entrambi, avevano percorso 110 chilometri e stando a quanto hanno riferito mancavano ancora tre giorni di kayak”.
“Il tempo è buono – aggiunge Palma – ma l’impegno è molto elevato, come peraltro si poteva immaginare. Fortunatamente, in ogni caso, abbiamo avuto la conferma che il satellitare prende, perché in caso contrario il rischio era di non ricevere alcuna notizia per oltre un mese e sarebbe stata una situazione francamente insostenibile”.
“Già – conclude il presidente dei Ragni – ho ancora bene in mente quei quattro giorni trascorsi senza ricevere notizie dalla Torre Egger…”.
Della Bordella, Schupbach e Ledergerber stanno dunque iniziando la loro marcia di avvicinamento allo Shark’s Tooth, la montagna alta poco più di 1.500 metri sulla quale i tre intendono aprire una nuova via in libera. Tra le possibili incognite da affrontare, prima di partire per la Groenlandia gli alpinisti avevano indicato il vento e le condizioni della parete da scalare.
Ma l’avventura, che come noto ha il supporto del Comune di Varenna, pare essere iniziata nel migliore dei modi.