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LECCO – Un folle inseguimento lungo la super strada, poi lo schianto all’uscita della galleria: è così che nella tarda serata di lunedì due giovani sono stati ammanettati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Lecco, non senza che opponessero resistenza all’arresto.
Si tratta di due cittadini albanesi, Doci Oraldo, classe 1995 e Bardhi Adriano, classe 1994, entrambi in italia senza fissa dimora.
La coppia, insieme ad un terzo complice in corso di identificazione, stava percorrendo la SS36 a bordo di una Alfa Romeo 156 quando alla vista dei carabinieri impegnata in un servizio di prevenzione furti in appartamento, che si apprestava a raggiungerli per controllarli, ha tentato di seminare i militari, sfrecciando in direzione di Colico.
Durante la fuga l’autovettura dei malviventi avrebbe più volte superato la velocità di 200 km orari mettendo a repentaglio, con manovre finalizzate ad eludere i carabinieri, la sicurezza degli altri automobilisti.
Dopo circa 25 chilometri, sempre inseguiti dai militari, che nel frattempo avevano bloccato con altre pattuglie le intersezioni della Statale, a causa dell’altissima velocità il conducente della 156 ha perso il controllo del veicolo, schiantandosi all’uscita della galleria di Dorio-
Dei tre occupanti uno si è riuscito a fuggire, dileguandosi immediatamente nell’area boschiva posta al termine della galleria e abbandonando una borsa contenente arnesi da scasso, guanti in lattice e cappellini, successivamente recuperati dai carabinieri di Mandello del Lario, mentre gli altri due, inseguiti a piedi dai carabinieri, sono stati bloccati dopo una breve colluttazione.
Entrambi i cittadini albanesi sono stati tratti in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Martedì, giudicati con rito direttissimo, sono stati condannati a due anni di reclusione con pena sospesa.
