In treno da Napoli per rapinare banche: li fermano i carabinieri

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MERATE – Cinque rapinatori arrestati nell’operazione “Freccia Rossa”, denominata così perché quattro di loro si spostavano tutte le settimane da Napoli a Milano utilizzando il treno ad alta velocità per raggiungere quella che pensavano fosse la “terra promessa” per le loro ruberie.

Veri e propri “pendolari” del crimine, che grazie ad un basista, scorrazzavano per tutta la Lombardia alla ricerca di obbiettivi da colpire, ospitati durante la settimana nella casa dello stesso basista, per poi tornare a Napoli nel weekend. Ma un passo falso compiuto nel lecchese ha permesso ai carabinieri di Merate di mettersi alle calcagna dei malviventi e di arrestarli.

Le indagini su di loro sono partite dopo la tentata rapina all’Ubi di Calco del 19 settembre scorso, quando la banda ha dovuto rinunciare al colpo dopo aver scorto un cliente fuori dall’istituto di credito e la paura che questo avesse avvisato le forze dell’ordine.

Ma grazie alle immagini delle videocamere della banca, delle testimonianze dei presenti, i carabinieri della Compagnia di Merate sono riusciti a risalire all’auto usata per la fuga, una Fiat Panda risultata essere intestata ad Aldo Costanzo, 43enne di San Giuliano Milanese.

Era proprio lui il basista della banda, che utilizzava sia la Panda che un Fiat Doblò blu di sua proprietà per scarrozzare in giro i quattro compari napoletani. L’uomo non prendeva parte all’irruzione nelle banche per evitare di essere riconosciuto dalle immagini delle telecamere, gli altri quattro sfruttavano invece il fatto di risiedere ben lontani dal territorio lombardo per irrompere a volto più o meno scoperto negli istituti di credito e armati di taglierino.

Per ricostruire i loro movimenti, i militari meratesi, affiancati dal Nucleo Investigativo di Lecco, hanno dovuto sacrificare due settimane di intensi pedinamenti che iniziavano il lunedì mattina dalla stazione centrale di Milano alla casa del basista e di in gran parte delle province lombarde.

“Un lavoro oneroso e dobbiamo il buon esito dell’operazione alla tenacia dei nostri uomini” ha sottolineato il comandante della Compagnia di Merate, il capitano Giorgio Santacroce, affiancato dal comandante del Norm, il luogotenente Germano Montanari e dal comandante della stazione di Casatenovo, Michele Gerolin.

L’occasione per incastrali è capitata venerdì pomeriggio, quando la banda ha fatto tappa all’Ubi banca di Sesto Ulteriano: in quattro sono entrati legando il personale e i clienti, in attesa che il caveau si aprisse, poi sono usciti con un malloppo da 86 mila euro.

Il colpo della vita, se non fosse che i carabinieri erano già fuori con ben sette macchine con a bordo militari in borghese ed altre vetture d’ordinanza della tenenza di San Giuliano in zona. I carabinieri hanno lasciato che i rapinatori agissero indisturbati nella banca, per evitare di mettere in pericolo gli ostaggi, poi li hanno fatti allontanare in auto dall’area abitata per fiondarsi su di loro con una manovra “a tenaglia” chiudendogli ogni spazio di fuga. Sopresi, i banditi sono usciti con le mani in alto senza alcuna resistenza.

Identificati gli altri quattro cittadini campani sono risultati essere: il 34enne Salvatore Gargiulo, il 30enne Raffaele Gravagnoli, il 37enne Pasquale Mauro (tutti con precedenti specifici in rapina) e il pregiudicato Vincenzo Rosica, 34enne con precedenti per armi e droga. Ora si trovano tutti in carcere a Lodi.