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OPERA – Si è presentato davanti ai Pubblici Ministeri Claudio Gittardi e Bruna Albertini ieri, venerdì, l’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi.
Per lui quattro ore di interrogatorio durante le quali ha avuto modo di chiarire la sua posizione in merito alla questione del Lido di Parè. Nulla, ovviamente, è trapelato relativamente ai contenuti della deposizione dell’ex primo cittadino difeso dagli avvocati Sergio Colombo e Angelo Giarda i quali sembrerebbero intenzionati a chiedere per il loro assistito la concessione degli arresti domiciliari.
Rusconi intanto resta nel carcere di Opera dove si trova da ormai 40 giorni, ovvero dal 2 aprile, con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta aggravate.
L’inchiesta battezzata Metastasi, dalla quale è emerso come, presumibilmente, la malavita organizzata ’ndranghetista serpeggi ancora nel territorio lecchese, ha fatto scattare le manette ai polsi di dieci persone: a finire dietro le sbarre oltre a Rusconi anche l’ex consigliere comunale Ernesto Palermo, Mario Trovato (fratello del boss Franco Coco Trovato condannato in via definitiva all’ergastolo), Claudio Bongarzone, Saverio Lilliu, Alessandro Nania, Antonello Redaelli, Antonino Romeo, Claudio Crotta e Massimo Nasatti.
