L’addio a Luca Colombo: “Lecco ha bisogno di uomini come lui”

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LECCO – E’ il giorno del dolore per familiari e amici di Luca Colombo: la basilica di San Nicolò, questa mattina, lunedì, ha ospitato i funerali dell’imprenditore e promotore finanziario scomparso nel tragico incidente di giovedì notte a Varenna (qui l’articolo).

Tanti i lecchesi che hanno voluto rendere omaggio al 54enne, diversi i commercianti del centro storico che lo hanno conosciuto, prima per l’enoteca di via Pozzo, Cantun del Vin, di cui era titolare in società, e poi per l’attività di ristorazione con l’apertura a novembre de Il Torchio, in vicolo Granai, gestito insieme a Claudia, sua moglie; c’erano i colleghi di Allianz Bank per la quale Colombo ha lavorato per lunghi anni, gli amici dell’Aurora San Francesco, che hanno conosciuto la sua generosità attraverso delle sponsorizzazioni alla società sportiva, tanti i conoscenti e i cittadini colpiti dalla triste notizia della sua morte.

Luca Colombo, 54 anni, vittima del tragico incidente in super

 

“Una presenza, la vostra, che non è di circostanza – ha sottolineato il prevosto Franco Cecchin, all’apertura della cerimonia – è un segno sincero di vicinanza alla moglie Claudia e al figlio Simone”.

Una vita strappata ai suoi affetti in un fatale schianto lungo la Statale 36, mentre la Golf dell’imprenditore attraversava la galleria Scoglio, all’altezza di Varenna. Era il viaggio di ritorno dall’Aprica, dopo alcuni giorni trascorsi con la sua congiunta nella loro seconda casa; era solo Luca quando ha perso il controllo del veicolo finendo per scontrarsi contro le barriere a lato della carreggiata. Inutile l’intervento dei soccorritori giunti a sirene spiegate sul luogo dell’accaduto.

 

“Signore, se fossi stato lì in quel momento Luca sarebbe ancora con noi? Purtroppo le cose accadono per mille motivi e la morte non è facile da accettare. Io stesso – ha raccontato il sacerdote – ho perso un fratello di 20 anni in un incidente stradale. Non ci sono parole, ma sono certo che l’ultima parola sia di Gesù e che una morte improvvisa non può essere la fine ma un compimento”.

 

Cecchin ha invitato i presenti a guardare alla vita e all’insegnamento che il 54enne ha donato in eredità ai suoi conoscenti e familiari: “Lecco ha bisogno di uomini come Luca, che siano capaci di imprenditorialità, professionalità e tenacia, ancora di più in un periodo di crisi come quello che abbiamo vissuto. Dobbiamo domandarci, come Luca, cosa possiamo fare, quali doni possiamo mettere in circolazione”.

 

Un insegnamento che, come ricordato dal prevosto, Colombo ha lasciato al figlio Simone, incoraggiandolo nei suoi studi universitari a Firenze. ‘So che ce la farai’ gli scriveva in un recente messaggio letto dal sacerdote durante l’omelia. La salma del 54enne riposerà al cimitero del rione di Castello.

“Ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare Luca… mai più conoscerò una persona più buona e generosa – è intervenuta, con la voce rotta dall’emozione,  la moglie Claudia,  alla fine della cerimonia – L’amore che mi ha dato sarà per sempre”.