Belledo. Un applauso e un grosso grazie, l’addio commosso a Cristiano Corradi

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La Fiocchi Munizioni, azienda dove lavorava da 30 anni, si è fermata per l’ultimo saluto

“Recuperate quello che vi ha donato come un tesoro prezioso, come un seme da far crescere”

LECCO – Le divise color amaranto dei colleghi di lavoro hanno riempito il sagrato della chiesa di Belledo, a pochi passi dall’azienda dove lavorava. La Fiocchi Munizioni ormai da 30 anni era diventata la sua seconda famiglia, era responsabile del reparto  caricamento. Questa mattina l’intera azienda, insieme a tantissimi amici, si è fermata per dire addio a Cristiano Corradi, morto improvvisamente all’età di 48 anni.

Originario di Lierna, dove il papà Roberto è molto conosciuto per la sua passione per la boxe prima come pugile e poi come allenatore, Cristiano viveva a Lecco con la sua famiglia. Appassionato di calcio, in gioventù aveva giocato in alcune squadre del lago e ancora oggi giocava a calcetto.

Cristiano Corradi

In tantissimi, questa mattina, si sono stretti attorno al dolore della famiglia: “Non ci sono parole da dire in questo momento, la presenza attraverso un abbraccio dice molto di più di mille parole – ha detto il sacerdote durante l’omelia -. Una vita spezzata nel pieno del suo vigore, non c’è umanamente un significato a questo. Però in questo silenzio non deve mancare una parola rivolta a Cristiano da parte di ognuno di voi, è la parola grazie. Ciascuno di voi ha un motivo, diverso e unico, per dire il suo grazie a Cristiano. Ringraziarlo per quello che in questo tratto troppo breve di vita vissuta assieme vi ha regalato con la sua presenza”.

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“Questo è importante perché i motivi per dire grazie, fermandoci a pensare, magari sono proprio tanti – ha continuato -. Recuperate quello che vi ha donato come un tesoro prezioso, come un seme da far crescere. E il nostro grazie non è nel passato, ma verso una persona che in Dio sappiamo viva. Questo grazie non deve essere un rimpianto, ma qualcosa che cresce in ciò che Cristiano vi ha offerto nell’amicizia con lui, nell’amore con lui, nell’affetto con lui. Questa morte ci richiama a un aspetto importante: diamo valore a ogni istante e a ogni occasione che abbiamo nella nostra vita”.

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Al cordoglio di tutti i colleghi di lavoro si sono uniti anche i vertici della storica azienda di Belledo, perché Cristiano era prima di tutto un amico. E tra le lacrime e gli occhi lucidi, all’uscita del feretro dalla chiesa un grande applauso si è levato al cielo, in quel gesto semplice erano racchiusi tutta la stima e l’affetto per una persona che è stata capace di dare tanto.

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