Cocci di vetri sui campi da gioco, interviene anche il sindaco: “Ora basta”

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I vergognosi episodi si verificano da mesi: sul campo non solo cocci di vetro ma anche chiodi

L’appello del primo cittadino: “La convivenza è l’unica soluzione”

LECCO – “Invito chi si sta macchiando di questa vergogna a smetterla immediatamente: la convivenza è l’unica soluzione. Perché abbiamo voluto questo luogo e questo luogo è e resterà dei nostri ragazzi”.

Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni scende in campo, letteralmente, contro gli atti vandalici che da mesi (le prime segnalazioni risalgono a settembre dello scorso anno, ndr) si ripetono nel parco sportivo Eunice Kennedy Shriver e di cui abbiamo scritto più volte sul nostro quotidiano online (leggi qui): un luogo riqualificato con i soldi del PNRR ed inaugurato nel dicembre 2022 per offrire ai bambini, famiglie e ragazzi un luogo dove giocare e divertirsi, oltre che campi da gioco per l’attività sportiva degli studenti delle scuole che lo circondano.

“Da qualche mese si verificano episodi incresciosi e vergognosi – sottolinea il sindaco in un video girato direttamente nel parco – qualcuno, infastidito dalla presenza dei ragazzi, si diverte a lanciare barattoli di vetro e conserve sui campi dove ogni giorno si divertono bambini delle elementari e adolescenti, in un contesto tranquillo e gestibile (il parco in orario invernale chiude alle 18). Vedendo che la cosa non fermava in maniera definitiva il gioco (grazie alle tante mamme e ai papà che si sono improvvisati spazzini!) sono giunti a frammentare i vetri, di modo che si conficchino nel manto dei campetti, e ad aggiungerci chiodi e altri oggetti acuminati”.

frammenti di vetro parco eunice kennedy
Vetri sul campo da calcio del parco sportivo Eunice Kennedy Shriver

“Ora basta – conclude amareggiato Gattinoni – Questi atti danneggiano i luoghi ma soprattutto mettono in pericolo le persone. Tutte le verifiche per individuare il responsabile o i responsabili sono già in corso. Invito chi si sta macchiando di questa vergogna a smetterla immediatamente: la convivenza è l’unica soluzione. Perché abbiamo voluto questo luogo e questo luogo è e resterà dei nostri ragazzi”.