Fino all’ultimo ha lottato contro la malattia che non gli ha lasciato scampo
Fabbro, insieme al fratello Serafino, in una piccola azienda artigiana di famiglia
LECCO – La crudeltà di certi destini che annientano vite nella loro pienezza non trova parole per essere raccontata e men che meno spiegata.
Così è stato per quello di Dario Invernizzi, giovane papà di 45 anni, che si è spento nella notte, tra mercoledì e giovedì, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile. Dario ha lottato fino all’ultimo contro un male che non gli ha lasciato scampo, spirando all’ospedale Manzoni di Lecco dove era ricoverato.
Fabbro di professione nell’azienda che prima era del padre, poi portata avanti insieme al fratello maggiore Serafino, Dario era un grande appassionato di calcio, tifosissimo del Milan ma anche di corsa in montagna; insieme ad un gruppo di amici da qualche anno aveva approcciato a questa disciplina sportiva allenandosi costantemente e partecipando a diverse gare.
Sportivo, grande lavoratore, ma prima di tutto un marito e padre di famiglia esemplare. Un carattere pacifico quello di Dario, persona dall’animo buono, sempre gentile, cortese e dotato di una sottile ironia che strappava sorrisi a chiunque.
La notizia della sua morte ha scosso l’intera comunità di Laorca dov’è cresciuto e le numerose persone che lo conoscevano si sono unite nel cordoglio dei famigliari.
Dario lascia la moglie Deborah e due figli piccoli: Ilaria e Michele, mamma Emma e papà Primo e i fratelli Serafino e Milena.
Questa sera, giovedì, si reciterà il Rosario con inizio alle ore 21, nella chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Laorca. I funerali si terranno sabato 30 dicembre, sempre a Laorca nella chiesa parrocchiale, alle 10.45.