Il bilancio della Procura di Lecco dell’anno giudiziario
Oltre 9 mila procedimenti, aumentano estorsioni e casi di stalking
LECCO – Tempo di bilanci per la Procura della Repubblica di Lecco che questa mattina, giovedì, ha presentato l’attività dell’anno giudiziario (da luglio 2017 a giugno 2018, ndr). Un anno intenso che gli uffici del quinto piano di Corso Promessi Sposi hanno affrontato per sei mesi con il 25% in meno di forza lavoro: tre sostituti procuratori al posto dei quattro assegnati al circondario di Lecco che, come ricordato dal Procuratore Capo Antonio Chiappani, ha già il rapporto tra sostituti e abitanti più alto di tutto il Nord Italia (un sostituto ogni 84.348,5 abitanti, ndr).
I numeri dell’anno giudiziario 2017-2018
Sono stati oltre 9 mila i procedimenti iscritti nel corso dell’ultimo anno, 4.719 a carico di noti e 4.822 a carico di ignoti, e oltre 500 le udienze a cui i sostituti procuratori hanno preso parte. Un lavoro non indifferente, come ricordato da Chiappani: “Ricordo che il personale amministrativo è di 21 unità a cui si aggiungono le 10 della Polizia Giudiziaria. Assicuro che lavorare a ritmi simili non è affatto facile, a tutto il personale della Procura va pertanto il mio sentito ringraziamento per l’impegno svolto” ha dichiarato. In aumento il numero dei reati commessi da cittadini stranieri (+28,91%). La popolazione carceraria ha visto 185 ingressi di cui 74 di soggetti non comunitari.
Furti in calo
Tra i dati positivi c’è sicuramente la diminuzione dei furti commessi nel circondario (-13,48%), compresi quelli in abitazioni private (-16,01%): “Nonostante questo – ha detto il Procuratore – va segnalato che nel caso di furti in abitazioni le iscrizioni contro soggetti noti sono sotto il 3%, 48 sulle 1.694 denunce pervenute. La sproporzione insomma è ancora molto alta. Dobbiamo fare di tutto per evitare che la gente venga a Lecco a rubare, perché c’è anche questo da dire, si tratta per lo più di ‘pendolari’. Su questo fronte stiamo portando avanti un importante monitoraggio delle targhe delle automobili, importanti per ricostruire i passaggi e risalire agli autori dei furti, incrociati con i dati dei cellulari. Speriamo di avere dei risultati positivi”.
Aumentano estorsioni e stalking
‘Allarmanti’ invece i dati sui casi di estorsione e su quelli di stalking. Ogni settimana in Procura a Lecco arriva almeno un caso di estorsione a mezzo web, come rivelato: “Il modus operandi è consolidato, la vittima viene avvicinata sui social network, ma quello che comincia come un semplice scambio di effusioni amorose si trasforma in una vera e propria estorsione quando viene avanzata una richiesta di denaro più o meno importante per evitare che certe foto vengano diffuse”. Due le tipologie di vittime: “Da un lato abbiamo giovanissimi, per lo più ragazzine, che cedono alle avance acconsentendo ad inviare foto o altro materiale compromettente, dall’altra uomini adescati da donne. In questo secondo caso abbiamo rilevato come la maggior parte dei pagamenti vadano in paesi esteri, Africa per lo più, ma anche Londra. Purtroppo non è facile risalire ai proprietari dei telefoni e degli account”. Grazie soprattutto a questi episodi il dato sulle estorsioni è aumentato del 19,67% rispetto allo scorso anno. La Procura di Lecco sta tenendo d’occhio anche alcuni casi di estorsione che assomigliano a dei veri e propri ‘pizzi’ riconducibili alla criminalità organizzata.
Singolare anche il dato sullo stalking, in aumento del 36,62% (da 71 a 97 casi): “Le vittime sono per lo più donne, anche se non sono mancati uomini che hanno sporto denuncia per stalking – ha detto Chiappani – ciò che preoccupa è l’aumento di casi di stalking di vicinato, che coinvolgono cioè vicini di casa. Le questioni penali di vicinato sono sempre più numerose, specchio di un’intolleranza e di un’incivile convivenza sempre più diffusa”.
Spaccio di droga, un reato difficile da reprimere
Il dato riguardante i procedimenti per detenzione illecita e spaccio di stupefacenti sono in costante aumento (+15,88% rispetto allo scorso anno): 197 le iscrizioni totali avvenute (114 a carico di soggetti noti e 83 a carico di ignoti. “Anche questo è un dato che preccupa – ha detto Chiappani – non solo dal punto di vista giudiziario ma anche sociale. I reati in questa materia aumentano perché c’è più richiesta e quindi più consumo”. Sul territorio lecchese, si legge nella relazione stilata dalla Procura, ‘insistono bande di magrebini dedite alla vendita capillare di droga di qualsiasi genere ai tossicodipendenti che confluiscono anche da fuori provincia in zone prestabilite (boschi, per lo più, ndr) dove lo spaccio avviene in modo continuativo ed organizzato’. “L’attività repressiva è difficoltosa anche in alcune zone specifiche della città – ha continuato Chiappani – dal momento che per la cessione di dosi di marijuana e hashish, le cosiddette droghe leggere, non è prevista la misura carceraria, a meno che lo spaccio venga fatto ai minori o in luoghi sensibili come la scuola. Di fatto il piccolo spaccio è un fatto oggi come oggi socialmente tollerato sia dalla legislatura che dalla gente e rende più difficile fare attività preventiva e repressiva. A questo proposito ritengo ci sia stata una ‘banalizzazione’ della questione”.
19 casi di omicidio stradale colposo, 3 morti sul lavoro
19 casi di omicidio colposo stradale e tre reati relativi agli infortuni sul lavoro: questo il bilancio dell’ultimo anno giudiziario. “L’inasprimento delle pene per l’omicidio stradale sembra non essere ancora un deterrente per gli automobilisti – ha detto Chiappani – il numero di morti sulle strade lo conferma”. 110 invece i procedimenti per infortuni sul lavoro, di cui tre mortali: “Anche questo è un dato sul quale dobbiamo riflettere” ha concluso il Procuratore.