Rubano un cellulare all’Orsa e poi chiedono 100 euro per restituirlo: tre giovani nei guai

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Intervento delle volanti della Polizia domenica sera alla discoteca Orsa maggiore di Lecco

Un italiano di 20 anni è stato denunciato per furto con destrezza e tentata estorsione in concorso con due amici albanesi

LECCO – Avevano chiesto 100 euro per restituire il telefono al legittimo proprietario, che l’aveva smarrito su un divanetto della discoteca. Ma non avevano fatto i conti con la prontezza di riflessioni della vittima che, anziché cedere alla tentata estorsione, ha subito allertato gli agenti della Questura di Lecco. Il tutto è successo nella notte di domenica scorsa, 8 dicembre, quando le volanti della Polizia di Stato si erano recate alla discoteca Orsa Maggiore di Lecco dopo la segnalazione di una tentata estorsione ai danni di un ragazzo. Giunti sul posto, i poliziotti avevano raccolto la testimonianza del giovane che ha raccontato di aver smarrito il proprio telefonino sui divanetti posti della discoteca e di essere stato poi avvicinato e ricattato da alcuni ragazzi, pronti a restituire il telefono solo in cambio di 100 euro. Un tentativo di estorsione vero e proprio che non ha però fortunatamente trovato seguito.

Fornita una prima descrizione degli autori da parte della vittima, gli agenti si erano messi infatti prontamente alla ricerca dei responsabili all’interno della discoteca identificando e fermando subito un italiano, Z.F., di 20 anni. E’ stato proprio quest’ultimo a condurre gli agenti delle volanti nella parte esterna della discoteca dove era stato fermato il complice della tentata estorsione, Q. K., cittadino albanese, classe 2000.

A seguito di approfondimenti investigativi idonei a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, è emerso che Z. F. si era precedentemente appropriato del cellulare incustodito posizionato sui divanetti della sala, occultandolo con destrezza all’interno dei propri pantaloni. I poliziotti hanno poi accertato che i due giovani, insieme ad un terzo amico, M. E., di origini albanesi, classe 2002, avevano poi proposto la restituzione del telefono al legittimo proprietario dietro compenso di una somma di denaro, passando poi anche alle minacce.

Z. F. veniva quindi denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di furto con destrezza aggravato e tentata estorsione in concorso con Q. K. e M. E.; il telefonino è stato invece restituito al legittimo proprietario.