Truffe, CGIL e forze dell’ordine spiegano come riconoscerle

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Lunedì 13 maggio, a Lecco, un incontro promosso da CGIL, SPI e Federconsumatori per affrontare il tema delle truffe

LECCO – Alla Camera del Lavoro di Lecco si è svolto nel pomeriggio di lunedì 13 maggio un incontro organizzato da CGIL, SPI CGIL e Federconsumatori sul tema delle truffe, con l’obiettivo di fornire strumenti utili per riconoscere e sventare i tentativi di raggiro.

All’incontro hanno partecipato Pinuccia Cogliardi, Segretaria generale dello SPI CGIL Lecco; Alfredo Licini, Presidente di Federconsumatori Lecco; il Commissario Capo della Questura di Lecco Simona De Luca e l’Ispettore Stefania Cusatis; il Segretario generale della CGIL Lecco Diego Riva; e Mario Santini, Presidente di Federconsumatori Lombardia.

Pinuccia Cogliardi ha evidenziato come “le truffe non si rivolgono solo agli anziani, ma questi sono ovviamente i più a rischio per via della scarsa dimestichezza coi mezzi informatici e poiché, stando più tempo a casa, hanno maggiori occasioni di essere contattati”.

Alfredo Licini ha illustrato le molteplici forme di truffa possibili, osservando che “i truffatori sono spesso educati e ben vestiti, non usano le maniere forti ma la persuasione e la capacità dialettica”.

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Il Commissario De Luca ha spiegato che le truffe più diffuse sono quelle online e telefoniche, come il trading online, “dove si promettono facili guadagni e inizialmente viene mostrato un piccolo ritorno economico per ingolosire la vittima”, oppure quelle che simulano un finto incidente o un fatto grave in cui sarebbe coinvolto un familiare.

Secondo l’Ispettore Cusatis, “il tempismo è essenziale perché l’immediatezza consente alle forze dell’ordine di agire in fretta, senza aspettare i tempi spesso lunghi dell’autorità giudiziaria”. Ha inoltre sottolineato che è fondamentale lavorare sulla prevenzione, ritenuta più efficace della sola repressione.

Diego Riva ha dichiarato che “la CGIL, attraverso le sue articolazioni, è un punto di riferimento per tutti i cittadini, non solo attraverso iniziative come quella di oggi ma facendo passare il principio della legalità fin dal contesto scolastico e dall’incontro con gli studenti”.

Ha concluso Mario Santini: “Nessuno si deve sentire in colpa o inadeguato se è vittima di una truffa, perché dall’altra parte ci sono purtroppo dei professionisti del crimine. L’unica maniera per contrastarli è puntare sull’informazione e la conoscenza dei possibili pericoli”.