È venuto a mancare all’età di 88 anni nella sua Parlemo. Era Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cittadino Benemerito di Lecco
Il sindaco: “Lecco ricorda con gratitudine e affetto la figura del professor Marcellino, che ha saputo avviare con cura e competenza l’assetto istituzionale della città di Lecco come capoluogo di provincia”
LECCO – Si è spento all’età di 88 anni a Palermo Piero Giulio Marcellino, primo prefetto della provincia di Lecco e figura profondamente legata alla città manzoniana, che nel 2001 gli aveva conferito la civica benemerenza. La notizia della sua scomparsa ha suscitato un’ondata di commozione e riconoscenza nella comunità lecchese, che oggi lo ricorda con affetto e gratitudine.
Marcellino, al timone della prefettura di Lecco dal 1995 al 2000, ha giocato un ruolo cruciale nei primi anni della nascita della provincia. Uomo delle istituzioni, capace di dialogare con sensibilità e fermezza con i corpi intermedi, è stato protagonista di alcune tra le più importanti partite amministrative del territorio: dall’attraversamento urbano alla realizzazione del nuovo ospedale cittadino, passando per una fitta rete di relazioni istituzionali che hanno rafforzato l’identità del capoluogo.
“Oggi Lecco ricorda con gratitudine e affetto la figura del professor Piero Giulio Marcellino, primo prefetto della provincia di Lecco dal 1995 al 2000, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cittadino Benemerito – ha dichiarato il sindaco Mauro Gattinoni aggiungendo – Il dottor Marcellino ha saputo avviare con cura e competenza l’assetto istituzionale della città di Lecco come capoluogo di provincia: di lui celebriamo il grande lavoro di relazione istituzionale, in particolare con i corpi intermedi, e la gestione di partite decisive per il territorio, quali l’attraversamento cittadino e il nuovo ospedale. Tutta la comunità si stringe, oggi, attorno ai suoi cari”.
Il decesso è avvenuto nei giorni scorsi a Palermo, sua città di origine. Nonostante la distanza geografica, il legame con Lecco non si è mai affievolito. Uomo riservato, ma sempre attento alla cosa pubblica, Marcellino aveva lasciato un segno tangibile del suo operato, tanto da essere ricordato ancora oggi come uno dei principali artefici dell’identità istituzionale della giovane provincia.
La sua lunga carriera prefettizia lo ha portato a ricoprire anche i ruoli di prefetto di Macerata e Ancona, prima di arrivare a Lecco. Terminata la sua esperienza istituzionale nella città lombarda, fu chiamato nuovamente al servizio dello Stato in un momento delicato: dopo l’operazione antimafia “Sisma” e le dimissioni in blocco del consiglio comunale, l’allora presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo lo nominò commissario straordinario del Comune di Misilmeri. Un incarico impegnativo, affrontato con la consueta serietà e senso dello Stato.
Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale hanno espresso pubblicamente la loro vicinanza alla famiglia dell’ex prefetto. Un gesto che sottolinea, ancora una volta, quanto profonda sia stata l’impronta lasciata da Marcellino nella memoria collettiva della città.

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