MANDELLO – Ufficialmente era un internet point, ma in realtà era una sala scommesse clandestina: già alcuni giorni la Polizia Locale di Mandello nutriva forti dubbi sulla regolarità delle autorizzazioni necessarie per l’apertura di quella particolare attività, smascherata grazie al successivo intervento della Guardia di Finanza di Lecco e dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato
Di autorizzazioni per essere una sala scommesse nessuna, ma i gestori dei locali non erano in regola neppure per l’attività di internet point. Secondo la ricostruzione delle Guardia di Finanza, a raccogliere le scommesse era la stessa titolare, una 24enne di origine rumena, ed il suo convivente, già noto alle Forze dell’ordine per i suoi precedenti specifici di truffa e gioco d’azzardo. Entrambi sono stati denunciati per esercizio abusivo di attività di gioco e di scommessa.
Sequestrati i nove computer collegati alla rete utilizzati dai clienti per effettuare le scommesse su siti esteri e cautelati seguendo le regole del “computer forensic” al fine di preservarne il contenuto ai fini processuali. Oltre ai pc è stata sottoposta a sequestro copiosa documentazione comprovante l’attività di ricezione scommesse e di pagamento delle relative vincite.
“La conoscenza capillare del territorio da parte della Polizia Locale di Mandello e l’altrettanto importante conoscenza dell’iter amministrativo concessorio da parte degli Uffici Comunali competenti sono state la necessaria base per il buon esito delle operazioni” spiegano dal Comando provinciale delle fiamme gialle, guidato dal colonnello Corrado Loero.
La Guardia di Finanza e l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Sato termineranno di curare gli aspetti penali della vicenda e, tramite l’analisi dei flussi di scommesse, ricostruiranno anche il volume delle somme evase al fisco.