Maxi esercitazione sul lago di Pusiano: si simula l’esondazione

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BOSISIO – Sarà un fine settimana di grande lavoro per la Protezione Civile: se per sabato a Bellano è già programmata la simulazione dell’esondazione del fiume Pioverna e le manovre per fronteggiarla, in Brianza ci si prepara ad affrontare la piena del lago di Pusiano.

Anche in questo caso sarà solo un esercitazione che interesserà le Province di Lecco, Como, Milano, Monza e Brianza con le rispettive Prefetture. Un’esercitazione che non avviene casualmente, ma in vista dei programmati lavori sul cavo Diotti e la messa fuori servizio della diga per circa 12 mesi, con l’impossibilità di garantire la regolazione delle acque del lago.

Il tutto vedrà impegnate dalle 14.00 di venerdì 25 ottobre le Organizzazioni di Volontariato, la Colonna Mobile di Protezione Civile della Provincia di Lecco e la struttura tecnica del Servizio di Protezione Civile della Provincia di Lecco.

Sabato 26 ottobre oltre 150 volontari di protezione civile di Gruppi e Organizzazioni dei Comuni coinvolti e di quelle attive in provincia di Lecco interverranno nei territori di cinque comuni lecchesi, di cui tre (Cesana Brianza, Bosisio Parini e Rogeno) affacciati direttamente sul Lago di Pusiano, due (Costa Masnaga e Nibionno) interessati dall’asta del Fiume Lambro.

In concomitanza si svolgerà l’attività denominata “Comuni Sicuri 2013” con specifiche esercitazioni a Ballabio, Bellano e Mandello del Lario. In questa attività, sviluppata e coordinata dalla Provincia di Lecco, saranno testati alcuni degli scenari previsti dai rispettivi Piani Comunali di Emergenza per verificare e attuare le procedure operative e migliorare la risposta dei Comuni e dei volontari interessati. Complessivamente saranno impiegati circa 100 volontari di Protezione Civile.

“Le esercitazioni sono parte integrante, sostanziale e insostituibile del complesso di azioni mirate alla previsione e prevenzione dalle calamità nell’ambito del sistema di protezione civile – ha spiegato l’assessore provinciale, Franco De Poi – rendono, infatti, possibile comprendere se quanto pianificato si può concretamente realizzare sul territorio e con quali risorse, umane e materiali. Permettono, inoltre, di creare la sinergia necessaria tra le Istituzioni e il volontariato, affinché si mettano in campo le migliori risorse possibili a tutela della cittadinanza e del territorio”.

Particolarmente rilevante anche l’aspetto della comunicazione alla popolazione: nell’ambito dell’esercitazione sono stati programmati specifici momenti di incontro con la cittadinanza, per promuovere le prime azioni di autotutela, che ogni cittadino deve mettere in pratica nell’ambito di un sistema spontaneo di auto protezione.

“Solo con questa presa di coscienza e consapevolezza da parte dei cittadini – conclude l’Assessore De Poi – sarà possibile ridurre l’impatto degli eventi estremi, sia antropici che naturali, sulla popolazione e sulle infrastrutture”.