La Valletta. Del monastero divorato dalle fiamme resta uno scheletro di mura (VIDEO)

Tempo di lettura: 3 minuti

Il video con le riprese effettuate dal drone dei Vigili del Fuoco

Il complesso era uno scrigno di storia religiosa: dalla benedizione del Cardinale Federico Borromeo nel 1628 alla prima comunione di San Carlo Acutis nel 1998

LA VALLETTA BRIANZA – Del Monastero edificato nel ‘600 hanno retto i muri secolari portanti, il colonnato del chiostro, il campanile di mattoni impilati della chiesa di San Gregorio in mezzo ai tanti comignoli spezzati. Del tetto, invece, restano solo frammenti di scheletro: cumuli di cocci di tegole, travi carbonizzate a lasciare scoperta la pianta del complesso. Dall’intera struttura – sabato sera immersa in un arancio incandescente per le fiamme ora si alzano nuvole di fumo.

IL VIDEO

L’incendio è placato: quaranta Vigili del Fuoco, dai comandi di Lecco, Monza e Como hanno lavorato incessantemente – dalle 19, quando le suore Romite Ambrosiane, monache di clausura, hanno lanciato l’allarme, all’1.30 di notte – per spegnere le fiamme divampate in una delle celle. Saranno le indagini del Nia, il Nucleo Investigativo Antincendio dei Vigili del Fuoco a chiarire che cosa abbia scatenato il rogo, nel frattempo le squadre stanno provvedendo alla bonifica del complesso.

 

“Purtroppo la storica struttura è andata completamente distrutta”, si legge nella nota stampa diffusa dalla Direzione Regionale dei VVFF a corredo delle immagini riprese dall’alto.

Resta un punto fondamentale: non vi sono stati feriti, tutte le religiose – che si trovavano insieme, raccolte in preghiera in una sala al piano terra, quando è scoppiato il rogo –  non sono riuscite a recuperare nulla dei propri effetti personali prima della fuga, ma sono state portate al sicuro in altre strutture, a Ponte Lambro e a Erba.

Credit foto: Vigili del fuoco

Del patrimonio artistico del monastero Bernaga immerso nel verde del colle di Perego resta ciò che i Vigili del fuoco sono riusciti a sottrarre alle fiamme: un quadro della Chiesa di San Gregorio e alcune sedie in legno. Il complesso custodiva “un patrimonio artistico inestimabile, che comprendeva quadri di valore, mobili antichi e reliquiari”, dicono dalla Diocesi Ambrosiana di Milano.

Il monastero è stato per secoli uno scrigno di storia e religiosità: dalla posa della prima pietra e la benedizione del Cardinale Federico Borromeo nel 1628 che ne sancì la costruzione; all’arrivo delle prime tre monache Romite Ambrosiane il 14 dicembre 1963, accompagnate dal futuro Papa Paolo VI; fino alla prima Comunione di un giovanissimo Carlo Acutis – santificato lo scorso 7 settembre al Giubileo degli adolescenti – che proprio a Bernaga il 16 giugno 1998 ricevette il sacramento a sette anni.