Tantissime le persone presenti al funerale, tra cui il Prefetto e i vertici dei carabinieri. Anche il Vescovo Delpini ha preso parte al rosario
Il ricordo struggente delle compagne di ginnastica artistica e pallavolo e l’impegno preso dal sindaco Torchio a portare avanti un progetto nel nome di Milena e Giorgia
PADERNO D’ADDA – Le parole, calde e sincere, del parroco, don Gianni De Micheli. I ricordi, dolci e struggenti delle compagne di pallavolo e di ginnastica artistica. E l’impegno, risuonato come una promessa lanciata dal sindaco Gianpaolo Torchio a nome di tutta la comunità, di custodire il loro ricordo con un progetto che si realizzi attraverso la creatività e la laboriosità dei giovani.
E’ stato impossibile contenere emozioni e lacrime questo pomeriggio, venerdì, durante i funerali di Giorgia Cagliani e Milena Marangon, le due inseparabili amiche, morte sabato scorso all’età di 21 anni in via Per Airuno mentre si recavano a piedi alla festa di Brivio.

Una tragedia che ha vestito a lutto la comunità di Paderno d’Adda, dove le due amiche erano cresciute condividendo amici, interessi e passioni. Entrambe studentesse universitarie e appassionate sportive, una all’interno della ginnastica artistica con la Asd Ginnastica Artistica 82 e l’altra nella pallavolo, giocando con la maglia della Polisportiva Besanese, Milena e Giorgia erano conosciute e apprezzate per il loro travolgente sorriso, la capacità di affrontare la vita con leggerezza e sincerità.
Non è un caso se oggi la chiesa parrocchiale di Paderno non sia riuscita a ospitare tutte le persone giunte per tributare l’ultimo saluto alle due ragazze, rivolgendo un pensiero e una preghiera di fronte alle due bare, posizionate al centro della navata, davanti all’altare, su cui troneggiava una loro splendida fotografia. Presenti, insieme al sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio con la fascia tricolore e il collega di Robbiate Marco Magni, anche i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e il prefetto Paolo Ponta. Anche l’arcivescovo monsignor Mario Delpini ha voluto portare il suo cordoglio alla comunità, partecipando al rosario recitato prima della funzione religiosa.

“Questo è il momento del saluto e dell’incontro, quello in cui il nostro grazie si fa presenza” ha esordito don Gianni ringraziando i volontari che hanno aiutato a gestire il funerale garantendone lo svolgimento in sicurezza. Il sacerdote è poi partito dalla lettura del libro dell’Apocalisse per tratteggiare l’esperienza unica irripetibile di sentirsi figlio di Dio, di sentirsi al mondo solo perché amati. Riferendosi all’esperienza della Croce, ha parlato di un Dio che si è fatto carne, di un figlio schiantato su un legno di croce, paragonandolo a “due figlie investite sulla strada”. E ha aggiunto: “Dio è qui. Si è steso sulla strada. E’ il Dio con noi, l’Emmanuel. Con noi e con loro, Giorgia e Milena, per sempre”.

Don Gianni ha esortato tutti ad avere la forza di andare oltre il sepolcro, a danzare con e per Milena anche se non come Milena, a stare in partita con e per Giorgia, anche se non come Giorgia. “Certo, ci manca il loro come. Perché il come è unico e irripetibile. Ma la carica e l’affetto di ognuno rimane per sempre, come l’amore. E allora vogliamo danzare per loro e con loro; giocare e stare insieme per loro e con loro, crescere come un piccolo alberello un ulivo di cui non si gode il singolo frutto, ma le tante olive”. Il parroco ha poi concluso con un invito: “Essere con e non essere contro sperimentando quel fluire che accende la vita e la fa diventare terra feconda”.

E’ toccato poi alle compagne e alle allenatrici di ginnastica artistica tratteggiare un ricordo di Milena in palestra. La Mile sempre freddolosa, che arrivava imbacuccata anche in primavera, che indossava mille paia di calze, sempre colorate e sempre diverse, che rubava il basilico dalle pizze alle uscite in compagnia e che metteva uno sguardo dolce e aperto al mondo in ogni gesto.

“Il sorriso era la tua firma, la tua cifra” hanno ribadito, ponendo anche la frase “Il sorriso è la migliore acrobazia” a sigillo delle T-Shirt nere indossate partecipando a un lutto ancora più pesante da sopportare se accostato alla leggerezza e alla spensieratezza che Milly ha insegnato nei suoi brevi, ma intensi anni di vita. “Ogni volta che saremo in palestra e calcheremo una pedana sarà anche per te, anima speciale, vola in alto come solo tu sai fare”.

Le compagne della Polisportiva Besanese hanno voluto invece ricordare Giorgia, una ragazza “forte e unica, sempre diretta, sincera, ma mai maleducata. Siamo grati di essere state tue compagne di squadra. Eri sempre sul pezzo, felice per i successi degli altri e avevi un modo stupendo di vivere la pallavolo. Sarà difficile scendere in campo senza sentire la tua voce, senza la tua grinta e senza il tuo sorriso. Metteremo il numero 2 sulla spalla come simbolo di forza, passione ed esempio. Ma tu da lassù tifa sempre per noi”.

Anche il sindaco Gianpaolo Torchio ha voluto spendere alcune parole su una tragedia che ha scombussolato e lasciato la comunità attonita. “Stiamo vivendo giorni di dolore a causa di in un insensato incidente. Il Prefetto, che mi ha chiamato subito domenica mattina, mi ha assicurato che verrà fatto tutto il necessario perché la giustizia avrà corso, ma nulla ridarà la loro vita indietro. Seppur non conoscessi benissimo Milena e Giorgia so che erano delle ragazze impegnate e attente al mondo. Avevano fatto scelte di vita e di studio che le portavano a occuparsi e a immergersi nel mondo. Ai giorni di dolore che stiamo vivendo oggi seguiranno quelli della solitudine. E sarà lì che ci misureremo come comunità. Siamo chiamati quindi tutti a un impegno: esserci anche domani”. Torchio ha così lanciato una proposta, che è risuonata come una promessa: “Pensiamo a un progetto da dedicare a Giorgia e Milena e realizzare tramite il lavoro della consulta giovani e dell’oratorio”.

Infine don Riccardo Cagliani, cugino di Giorgia, il prete che ha presieduto la cerimonia funebre concelebrata insieme a don Gianni, don Antonio Caldirola, don Biagio Fumagalli e don Paolo Bizzarri, ha voluto infondere in tutti un messaggio di speranza: “Noi Cagliani conosciamo bene la notte buia del cuore, ma siamo sempre riusciti a raggiungere le nostre mete perché abbiamo sempre avuto la luce di quel padre che anche oggi ci ripete di aver coraggio. Ringrazio tutti per la presenza e ricordo di non aver paura ad attraversare il buio della notte perché c’è sempre qualcun che ci aiuta”.
Terminata la celebrazione eucaristica, i due feretri sono stati accompagnati fuori sul sagrato sotto la pioggia che scendeva forte dal cielo come le lacrime dagli occhi delle persone presenti. Un mesto e lungo corteo si è poi diretto verso il cimitero per un ultimo saluto a Milena e Giorgia, impreziosito dalla promessa di custodire per sempre il ricordo delle due inseparabili amiche.

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