Costa Masnaga piange la morte di Stefano Pirovano, il “sacrista”

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Stefano Pirovano
Stefano Pirovano (Foto Facebook)

Il funerale è stato celebrato il 2 agosto, giorno del suo centesimo compleanno

Stefano Pirovano era un’istituzione a Costa Masnaga, dove per circa 80 anni ha svolto il ruolo di sagrestano

COSTA MASNAGA – Per tutti era il “sacrista de la Costa”. E’ grande il cordoglio per la morte di Stefano Pirovano, per circa 80 anni sagrestano della parrocchia di Costa Masnaga. Pirovano, che avrebbe compiuto 100 anni il giorno del suo funerale, aveva infatti iniziato a dare una mano in oratorio e in chiesa da giovanissimo, diventando poi un punto di riferimento per l’intera comunità.

Iscritto all’Azione cattolica e alla Confraternita del Santissimo Sacramento, era uno che, appena poteva, andava a trovare gli anziani e gli ammalati nelle loro case, ma anche nelle case di riposo e negli ospedali mettendo in pratica, con fatti concreti, lo spirito di carità. E’ morto nella notte tra il 31 luglio e il 1 agosto: il funerale si è svolto il 2 agosto, giorno del suo centesimo compleanno.

In tantissimi hanno preso parte alla cerimonia funebre, ricordando con affetto una persona unica e umile allo stesso tempo. Tra i tanti presenti anche Enrico Viganò, che lo ricorda come una “persona discreta, innamorata di Dio e della Chiesa. Quando terminava gli impegni come sacrista, si inginocchiava e pregava. Quante ore ha passato davanti al tabernacolo! Un cristiano tutto di un pezzo”.

Una testimonianza sentita e commossa, impreziosita da un ricordo personale: “Gli sarò sempre grato per aver accettato di essere il mio padrino della Cresima. In quel maggio del 1957 il cardinale Montini, futuro papa San Paolo VI, impartiva il sacramento della confermazione a me e ad oltre 200 ragazzi di Costamasnaga. Ero sull’altare, a lato della porta della sacrestia: un privilegio. E poi per tutta la vita mi è stato vicino: come era felice quando mi incontrava o andavo a trovarlo”.

E aggiunge: “A Costamasnaga tutti hanno un ricordo personale, una parola buona o bella ricevuta da lui. Ben ha fatto mons. Angelo Pirovano, suo cugino, a scegliere come brano del Vangelo della messa esequiale quello del Vangelo delle Beatitudini. Era povero, era mite era misericordioso. Un uomo tutto di un pezzo, che non aveva paura di dire di essere cristiano e di essere “sacrista de la Costa”. Cento anni vissuti sempre intensamente, con lo sguardo rivolto al Cielo”.