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OLGINATE – “Anche in questo silenzio il tuo sorriso è come un boato”. Con questa frase, scritta su uno striscione affisso di fronte alla Chiesa di Sant’Agnese, gli amici di Davide Dell’Oro hanno voluto salutare il 28enne, nel giorno più doloroso per Olginate.
“Un silenzio che si carica di domande, di interrogativi” come ha sottolineato don Eugenio Folcio, che ha sabato pomeriggio ha celebrato i funerali del ragazzo, insieme a don Angelo Ronchi, don Andrea Milera e a fratel Alberto Bosisio, responsabile della casa di riposo di Consonno.
Dinnanzi a loro una chiesa parrocchiale gremita di conoscenti del giovane e dei tanti abitanti del paese che hanno voluto mostrare la propria vicinanza alla famiglia colpita dal grave lutto.
Era il tardo pomeriggio dello scorso martedì quando Davide Dell’Oro, rincasando in sella alla propria moto, si è schiantato contro un’auto lungo la strada che da Oggiono porta verso Galbiate. Il 28enne si è spento in ambulanza, prima ancora di raggiungere l’ospedale di Lecco. L’accaduto ha scosso profondamente l’intera cittadina.
“Davide sapeva contagiare tutti, era capace di cogliere quei germogli primaverili che spuntano nelle sere più fredde e nelle stagioni più gelide – ha spiegato don Eugenio, con la voce rotta dalla commozione, senza riuscire a trattenere le lacrime – Forse Dio aveva bisogno di lui, un muratore, per continuare a costruire la casa che ci attende in Paradiso”.
Davide era infatti un operaio edile e da oltre 12 anni lavorava a Suello, presso l’azienda di Walter Mauri. Ritornava da lavoro il giorno in cui quel drammatico incidente ha messo fine alla sua esistenza. Iscritto all’Aido, Davide ha donato i suoi occhi a chi era in attesa di un trapianto; i suoi genitori, poche ore dopo il decesso, hanno infatti dato l’assenso per il prelievo delle cornee.
Per ringraziarlo del suo ultimo generoso gesto, le rappresentanze delle diverse sedi provinciali dell’associazione hanno presenziato alla cerimonia funebre ed è stata pronunciata la preghiera del donatore. A leggerla, al termine del rito religioso, è stato il presidente dell’Aido di Olginate, Antonio Sartor, padre dell’ex fidanzata dello sfortunato ragazzo.
“Ricordo le serate passate assieme e quando giocavamo a nascondino, mi dicevi che l’importante era partecipare e non vincere. Ora ti immagino in paradiso a volare tra le nuvole con la moto che tanto ti piaceva. Grazie per tutto quello che hai fatto”.
Sono le parole di Silva, la sorellina minore di Davide, di soli 9 anni, raccolte in una lettera letta alla fine della cerimonia dalla mamma, Simona, affiancata da papà Gianni. “Sei e sarai il nostro angelo che illuminerà la nostra vita”.
