OLGINATE – Più di un centinaio di persone, oggi pomeriggio (2 dicembre), hanno sfidato il freddo per partecipare alla Pedalata Multiculturale. Partenza da Olginate, due soste a Garlate e Pescate, e arrivo al monumento dei caduti di Lecco.
Una pedalata che ha preso vita dalla reazione del sindaco di Pescate Dante De Capitani a seguito di un fatto di cronaca: un incidente tra un’automobilista e un migrante che viaggiava in sella ad una bicicletta: “Una manifestazione spontanea, senza nessuna bandiera o colore politico, nata in risposta alle dichiarazioni del sindaco di Pescate che ha detto di voler emettere un’ordinanza per vietare il passaggio dei richiedenti asilo in bicicletta e senza assicurazione sulla ciclabile di Pescate – ha detto Emanuele Manzoni, uno degli ideatori della manifestazione – Riteniamo questa ordinanza incostituzionale e chiediamo al sindaco di ripensarci”.
“E’ importante essere qui in tanti e metterci la faccia – ha continuato – per far capire che ci sono cose che un sindaco non può dire e il silenzio è complice. Al di là del personaggio, bisogna parlare dei contenuti e questi contenuti sono sbagliati”.
Tante le associazioni che hanno partecipato alla pedalata: Agesci, Arci, Fiab Lecco Ciclabile, Il Gabbiano, Giovani Democratici, il gruppo Lezioni al Campo. Tra questi anche l’associazione culturale Cento Passi, rappresentata dal presidente Paolo Casu: “Siamo qui a sostegno dei richiedenti asilo che spesso vengono bersagliati anche dai media con articoli che non chiariscono del tutto le vicende. Vogliamo andare contro la stravaganza del sindaco De Capitani che sta andando oltre quella che è la democrazia. Una polemica anche verso quegli amministratori e quelle istituzioni che non dicono nulla perché con il silenzio si rendono complici”.
Dopo aver letto l’articolo 3 della Costituzione Italiana, la lunga carovana è partita alla volta del Monumento dei Caduti sul lungolago di Lecco. Lungo il tragitto alcune soste per effettuare letture e riflessioni. Durante la manifestazioni è stata effettuata anche una raccolta fondi: “L’idea era quella di destinarli alla vittima dell’incidente in questione che ha rifiutato – ha concluso Manzoni – Daremo questi soldi alle associazioni che sostengono le vittime della strada o operano per la sensibilizzazione”.