DORIO – “Mai più disagi, mai più un altro calvario viabilistico da sopportare. E mai più progettazioni sbagliate”. E’ quasi un grido quello che si è levato oggi, martedì 15 luglio, all’imbocco della galleria Monte Piazzo, riaperta al traffico dopo i lunghi lavori di consolidamento del contorno roccioso e di ricostruzione del rivestimento dissestato.
“Sono finiti i disagi per il traffico e per i cittadini, ecco perché questa è una giornata molto importante”, ha detto il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, dopo che il capo compartimento per la Lombardia della società che gestisce la rete stradale e autostradale italiana, Claudio De Lorenzo, era entrato nel merito dell’intervento.
“Siamo puntuali – ha tenuto a sottolineare Ciucci – e abbiamo rispettato i tempi indicati. Sì, finalmente ci siamo, anche se per quanto riguarda l’aspetto tecnico i lavori sono stati particolarmente impegnativi”.
“Ma l’impegno deve continuare – ha detto subito dopo il presidente della Lombardia, Roberto Maroni – e ora occorre pensare al peduncolo di Dervio e poi alla Pedemontana, un’opera attesa da cinquant’anni”.
Non è mancato, nell’intervento del governatore della Lombardia, il riferimento alle gravi difficoltà che si accompagnano al reperimento dei fondi e alle incertezze legate al futuro degli enti locali. Una, su tutte, la sua domanda: “Senza le Province, chi si occuperà in futuro ad esempio proprio della manutenzione delle strade?”.
“Dovremo intervenire in modo strategico – ha affermato Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti e delle infrastrutture – ma è innegabile che serviranno certezze di risorse e di tempi. Fare prevenzione è del resto troppo importante e non a caso entro il 2019 dovremo mettere in sicurezza praticamente tutte le gallerie del nostro Paese”.
Poi un accenno alla rete viabilistica lariana. “Si è visto che basta una frana per bloccare non soltanto un territorio ma un’intera regione – ha detto il ministro – perciò è arrivato il tempo di parlare soltanto con i fatti. La Superstrada 36, così come la Statale 38 dello Stelvio, sono un asse di interesse strategico per il Paese, senza dimenticare la tangenziale di Tirano e naturalmente la Pedemontana, destinata a completare il disegno infrastrutturale di questa regione”.
“Durante questa emergenza – aveva dichiarato in precedenza Stefano Simonetti, presidente facente funzioni della Provincia di Lecco – abbiamo più volte richiamato l’Anas al rispetto dei tempi e oggi torniamo finalmente alla normalità, con indubbi benefici per il tessuto socio-economico di questo nostro territorio”.
“Questa giornata va dedicata ai cittadini e alle aziende per i disagi sopportati in questi ultimi due anni – aveva aggiunto – e ora il prossimo obiettivo deve essere la realizzazione del peduncolo di Dervio, destinato a migliorare il collegamento con la Ss 36 e con tutta la Valvarrone. All’Anas chiedo altresì di prendere in considerazione gli studi di fattibilità che la Provincia ha già attuato per il completamento dello svincolo di Piona e la realizzazione dello svincolo di Mandello e del sottopasso ferroviario di Bellano”.
Simonetti aveva anche espresso l’auspicio che “non vi siano più progettazioni di gallerie senza l’arco rovescio” e che nell’ambito degli appalti integrati “non vi siano più validazioni superficiali e situazioni economicamente critiche nel trasporto e nello smaltimento delle terre”. “Come Provincia – aveva aggiunto in proposito – nell’appalto integrato del peduncolo di Dervio vigileremo affinché le opere siano assegnate entro la fine del 2015 senza ulteriori costi per la comunità”.
La galleria Monte Piazzo riaperta oggi al traffico è costituita da due canne con un raggio interno di 5,05 metri e si sviluppa lungo per poco più di 2.550 metri tra l’imbocco Dorio a sud e l’imbocco Piona a nord. La piattaforma stradale ha due corsie per senso di marcia larghe 8 metri, affiancate da marciapiedi di servizio.
I lavori hanno interessato la canna di monte, per una lunghezza di 628 metri, e la canna di valle per un’estensione di 231 metri. Inoltre gli interventi prevedevano, dopo la demolizione del vecchio rivestimento, la posa di centine reticolari e chiodature, la realizzazione delle opere di drenaggio della parete rocciosa, la posa dell’impermeabilizzazione e la realizzazione del nuovo rivestimento in calcestruzzo armato. Sono state altresì attuate opere minori quali la raccolta idraulica, le pavimentazioni, la verniciatura delle pareti e la segnaletica, per un investimento complessivo di oltre 41 milioni di euro.
Come noto, durante i lavori in una delle due canne della galleria il traffico era stato deviato nell’altra a doppio senso di circolazione e con una sola corsia per senso di marcia. Tra il 10 maggio e il 13 giugno dello scorso anno era stato addirittura necessario chiudere al transito anche la canna di monte.
Oggi, come detto, la cerimonia inaugurale, con la benedizione impartita dal vicario episcopale di Lecco, monsignor Maurizio Rolla. “Dio benedica questa e tutte le strade del mondo”, ha detto il sacerdote, che ha anche esortato gli automobilisti alla prudenza. Sempre e comunque.
Quindi l’esecuzione dell’inno di Mameli e il taglio del nastro. Al fianco del ministro Maurizio Lupi, del presidente Roberto Maroni e dei vertici dell’Anas vi erano, tra gli altri, gli assessori regionali Alberto Cavalli e Antonio Rossi e il sottosegretario regionale Maurizio Del Tenno, oltre al presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori, ai sindaci di Dervio (Davide Vassena) e Colico (Raffaele Grega) e a Gianmpietro Tengattini in rappresentanza del Comune di Dorio.
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