Finalmente, dopo un mese di indagini, si è risolto il caso della moria di germani reali dell’Adda: a uccidere i dieci volatili è stata un’intossicazione da botulino. Un mese fa, alcuni esemplari hanno assunto alghe infette da tossina botulinica che li ha portati così a un’atroce morte per avvelenamento del tutto naturale. Il motivo per cui la moria è durata solo un paio di giorni sta nel fatto che la proteina si autodistrugge dopo poche ore, finendo così di decimare la comunità di germani locali dell’Isola Viscontea. Il botulino è infatti uno dei veleni naturali più potenti al mondo ed è fonte di avvelenamento alimentare, ma è famoso anche per l’utilizzo in campo medico e farmaceutico. La notizia è stata data dalla Polizia provinciale di Lecco che ha seguito le indagini sin dalla denuncia di alcuni passanti che avevano visto alcuni uccelli morti in acqua.
Nel corso delle indagini il Corpo di Villa Locatelli, coordinato dalla comandante Raffaella Forni, aveva vagliato anche le ipotesi di una derattizzazione selvaggia, ma nel primo periodo le ipotesi più gettonate riguardavano l’avvelenamento da parte dell’uomo, l’inquinamento improvviso o la malattia. A spazzare via tutte le ipotesi sono arrivati i referti dall’istituto zooprofilattico della sezione di Sondrio che ha analizzato le carcasse di alcuni germani, inviate dagli uomini della Polizia provinciale.
Il caso era esploso ai primi di ottobre, quando in due giorni alcuni passanti avevano avvistato alcuni germani reali senza vita nel canale che separa l’Isola Viscontea dalla pista ciclabile e dal parcheggio di via dell’Isola. Subito erano stati allertati Comune e Provincia che avevano mandato sul posto i volontari dell’Enpa, i tecnici faunistici e la Polizia provinciale, che avevano avviato gli accertamenti. Successivamente alcune carcasse erano state inviate ai laboratori dell’Asl per maggiori analisi che, alla fine, sono state determinanti per capire la verità sul mistero faunistico.