DERVIO – Stava percorrendo con la sua auto la Sp72 quando, all’altezza di Dervio, due giovani a bordo di un’altra auto di colore grigio lo hanno invitato a fermarsi. I due giovani rimproveravano all’uomo di aver cozzato con la sua auto il loro specchietto retrovisore lato guida rompendolo, danno che effettivamente il veicolo aveva. A questo punto, è scattato il tentativo di truffa da parte dei due giovani, che hanno proposto all’automobilista di versare una cifra in denaro contante per il rimborso del danno, invece di sottoscrivere la constatazione amichevole.
E’ stato a questo punto che l’uomo, probabilmente mangiando la foglia, ha proposto di chiamare le Forze dell’Ordine per accertare le responsabilità del sinistro, ma a quel punto i due giovani, dopo alcune insistenze, si sono allontanati a bordo della propria vettura.
Tempestivamente l’uomo ha segnalato l’accaduto ai Carabinieri di Lecco, che immediatamente hanno disposto, con più equipaggi, dei posti di controllo lungo le possibili vie di fuga, circostanza questa ha permesso, poco più tardi, ad Abbadia Lariana, di fermare un’autovettura, un’Alfa Mito di colore grigio, corrispondente alla descrizione fornita dall’utente, che tra l’altro riportava il danneggiamento dello specchietto lato guida. A questo punto sono scattati gli approfondimenti investigativi che hanno consentito di accertare le responsabilità dei due giovani per l’episodio accaduto a Dervio, motivo per cui B.S. 21enne, senza fissa dimora, titolare di precedenti di polizia per reati simili e B.R., 20enne, anch’egli senza fissa dimora, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, oltre ad essere stati proposti per il divieto di ritorno nel Comune in cui è stato commesso il fatto.
Vista la recrudescenza del fenomeno in questione, i Carabinieri invitano gli automobilisti, nel caso in cui si rimassero coinvolti in episodi analoghi, a non consegnare denaro contante a titolo di risarcimento del danno; ad annotare immediatamente il numero di targa del veicolo utilizzato dai malintenzionati e contattare tempestivamente le Forze dell’Ordine fornendo le informazioni utili per rintracciare i colpevoli.