OLIVETO LARIO -Si dice che vivere sul lago sia sinonimo di relax e divertimento estivo. Per gli abitanti di Onno, frazione di Oliveto Lario, il periodo estivo è invece motivo di stress e nervosismo. Il bel paesino è preso puntualmente d’assalto, ogni anno, dai turisti, e tra questi spesso si nascondono personaggi talmente poco rispettosi delle regole e della quiete pubblica, da mandare su tutte le furie i residenti.
In effetti, i visitatori della cittadina sembrano non prestare per nulla attenzione ad alcuni importanti divieti vigenti in paese, come quello “assoluto” di accensione fuochi e di campeggio libero nelle spiagge del territorio comunale: facendo una passeggiata sul lungo lago, è possibile notare come si verifichi l’esatto opposto, con tende da campeggio montate, fuochi e barbecue accesi come se nulla fosse. Tale situazione è tra le principali lamentele dei residenti, che si vedono “violentare” le amate spiagge in barba alle regole comunali, e soprattutto hanno difficoltà a frequentarle, poiché “per la maggior parte occupati dai suddetti individui”.
Ma non finisce qui. La Statale Lariana, famosa per il fatto che si tratta di una strada stretta e tortuosa, quindi di difficoltosa percorrenza, risulta ancor più disagiata nel wekend, quando “centinaia di auto vengono parcheggiate selvaggiamente dentro la carreggiata, restringendola ulteriormente, in prossimità di curve, quindi rendendo la viabilità da lenta e difficoltosa a pericolosa”.
Tale atteggiamento dovrebbe essere punito pesantemente non solo con la sanzione amministrativa, ma con la rimozione forzata, come segnalato puntualmente dai cartelli presenti e ben visibili in quel tratto; le cose sembrano invece andare diversamente: “I Vigili passano – racconta un residente – fanno contravvenzione alla prima macchina della fila lasciando impunite tutte le altre”; le carovane d’auto diventano così un problema ed un pericolo per le altre vetture di passaggio, che possono trovarsi di fronte ad una macchina parcheggiata dietro ad una curva, come per le ambulanze che si ritrovano a farsi largo tra gli ostacoli.
“Tutto ciò credo sia francamente inammissibile in un paese civile – sbotta un’abitante del luogo -le regole ci sono, devono essere rispettate e soprattutto bisogna farle rispettare. La difesa del territorio deve essere alla base, per rispetto dei luoghi, ma soprattutto dei residenti che si sentono impotenti di fronte a un fenomeno di inciviltà che va avanti da troppi anni”.
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