Fondò la storica azienda specializzata nella produzione di flange con il padre Lino e i fratelli Fulvio, Battista e Luigi
I funerali si terranno mercoledì, alle 14.30, nella chiesa di Prato San Pietro
CORTENOVA – Lutto in Valsassina e nel mondo imprenditoriale per la scomparsa di Evaristo Benedetti, classe 1937, fondatore insieme ai fratelli Fulvio, Battista, Luigi (venuto a mancare nel 1987) e il padre Bartolomeo, per tutti Lino (scomparso nel lontano 1971), delle Officine Santafede, storica azienda di Cortabbio di Primaluna specializzata nella produzione di flange.
Così chiamata in memoria dell’avo Bortolo Benedetti, soprannominato “Il Santafede” perché solito utilizzare questa esclamazione, l’azienda viene fondata nel 1958 a Prato San Pietro, frazione di Cortenova. Inizialmente alle Officine Santafede vengono realizzati attrezzi agricoli, più tardi si affianca la produzione e la vendita di flange, che man mano diventa preminente con l’azienda che si trasferisce a Cortabbio di Primaluna diventando un leader di settore, dove oggi lavorano ben 92 dipendenti.
Impegno, dedizione, lungimiranza ma anche unità, sono stati e sono i capisaldi che hanno permesso ai fratelli Benedetti di creare un’azienda solida e ben radicata, imponendosi sul mercato delle flange.
La stessa dedizione e lo stesso impegno che ancor oggi aveva Evaristo. “Proprio l’altro giorno – racconta commosso il figlio Dario – mi ha detto: ‘Finite le feste vengo anche io in azienda a lavorare. E’ sempre stato così, attaccato al suo lavoro e alla sua azienda e lo è stato fino all’ultimo. Un uomo buono, umile, a volte fin troppo. Per noi è stato un grande esempio, un uomo tranquillo che proprio grazie a questa sua pacatezza ha saputo superare le difficoltà della vita, ed è questo forse l’insegnamento più grande che ci ha lasciato, insieme al saper mediare nei rapporti avendo come unico obiettivo l’andare tutti d’accordo”.
Oggi le Officine Santafede proseguono l’attività fiorente nel settore delle flange, realtà valsassinese in cui Evaristo “era il ‘braccio’ – come ricorda il fratello Fulvio: Era lui che si occupava della produzione. Un gran lavoratore: instancabile, ligio e sempre presente”.
Unica passione extra lavorativa erano le camminate in montagna. “Quando riusciva a ritagliarsi un po’ di tempo e finché ha potuto – ricorda ancora Fulvio – Quello di camminare per le sue amate montagne è stato il suo unico svago”.
Evaristo lascia la moglie, Angela Mascheri, e i tre figli: Dario e Carlo che lavorano in azienda e Maria.
I funerali si terranno mercoledì pomeriggio, alle 14.30, con un corteo funebre che partirà dalla chiesa di Prato San Pietro, dove verrà celebrato il funerale. Questa sera, lunedì, e domani sera, martedì, sempre nella chiesa di Prato San Pietro, alle 19, si terranno due momento di raccoglimento con la recita del Rosario.