Tragedia del Bianco. “Andrea veniva spesso ai Resinelli. Era una bella persona”

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Andrea Galimberti e Sara Stefanelli
Andrea Galimberti e Sara Stefanelli

Dispersi sul Bianco per tre giorni: recuperati ieri, dalla Gendarmerie francese, i corpi senza vita di Andrea e Sara

A ricordarlo è Laura Ferrari titolare del ristorante Parete Ovest ai Piani Resinelli: “Quando veniva in Grigna passava sempre a trovarci”

PIANI RESINELLI – Conosceva molto bene le montagne lecchesi e in particolar modo le Grigne Andrea Galimberti, 44enne di Cabiate, alpinista esperto deceduto insieme all’amica Sara Stefanelli sul Monte Bianco.

I due, dispersi per tre giorni a circa 4500 metri di altezza, sono stati ritrovati ieri, martedì, privi di vita e recuperati dalla Gendarmerie francese.

I corpi sono stati rinvenuti sul cosiddetto “Mur de la Cote”, un pendio ghiacciato alto circa 100 metri, dopo il quale si prosegue fino alla cresta Nord-Nord Est guadagnando poi la cima.

Andrea, oltre a essere un alpinista esperto, era noto per la sua passione per la corsa, con numerose partecipazioni alle ultramarathon dove aveva ottenuto risultati eccellenti. Laura Ferrari, titolare del ristorante Parete Ovest ai Piani Resinelli lo ricorda così: “Quando veniva a scalare in Grigna passava semrpre a trovarci. Era una brava persona, solare, sempre sorridente e di compagnia. La notizia della sua morte e quella della compagna di cordata Sara è stata tremendamente triste”.

Stando a quanto riferito dalle autorità, i due nella notte tra venerdì e sabato sono partiti dal rifugio des Cosmiques (3.613 m) per raggiungere la vetta del Bianco percorrendo la via Normale francese. Giunti in prossimità del “Mur de la Cote” una fitta nebbia li ha intrappolati facendo perdere loro l’orientamento. Da qui, la richiesta di intervento dei soccorsi, ma le avverse condizioni meteo hanno complicato ogni tentativo di intervento. Per tre giorni i due alpinisti sono rimasti intrappolati in quota, a 4.500 metri, con temperature scese fino a -15 gradi e venti fortissimi che hanno superato i 100 km/h. Quando il maltempo ha concesso una tregua, i soccorritori li hanno individuati non potendo far altro che recuperare i loro corpi.

A morire sul Bianco a causa del maltempo anche altre due persone, due alpinisti sudcoreani, come Andrea e Sara dati per dispersi e ritrovati privi di vita in alta quota.