VARENNA – Musiche e atmosfere brasiliane per l’ultimo atto del Festival “Tra lago e monti” che ha dominato la scena in Valsassina e in alcuni comuni della riviera orientale del Lario per tutto agosto, con in prima fila – tra gli sponsor istituzionali – Confcommercio Lecco, la Deutsche Bank e la Provincia, oltre alla Camera di Commercio e alla Fondazione della provincia di Lecco.
A ospitare domenica 25 il concerto di chiusura della prestigiosa rassegna è stata Villa Monastero di Varenna con il “Cuartet” di Roberto Porroni, Adalberto Ferrari, Marija Drincic e Marco Ricci capace di regalare emozioni e suggestioni con un programma come detto interamente dominato dalla musica brasiliana, quasi a voler evocare la saudade che si accompagna a un evento che volge al termine.
I brani di Jobim, uno tra i più grandi compositori sudamericani del secolo scorso, hanno dominato la parte iniziale e quella conclusiva del concerto, che ha visto il “Cuartet” eseguire anche pezzi di Barroso, Gismonti, Villa Lobos, Luiz Bonfa e Pixinguinha. Poi il meritatissimo bis ( richiesto con ripetuti battimani dal numeroso pubblico), che ha visto Porroni, Ferrari, Drincic e Ricci proporre “Michelagelo ‘70” , ossia lo stesso brano del musicista e compositore argentino Astor Piazzolla con cui l’8 agosto lo stesso ensemble aveva aperto nella chiesa di San Giorgio a Cremeno il Festival “Tra lago e monti”.
Musica senza confini ma di gran classe anche due sere prima al teatro comunale di Mandello. Qui la scena e gli applausi erano stati tutti per l’elvetico Mattia Zappa e per Ivaylo Kovachev, origini bulgare, esibitisi il primo al violoncello e il secondo al pianoforte in un programma che aveva toccato più generi musicali, con brani di Dvorak, Bach, Kapustin, Jaco Pastorius, Pat Metheny (statunitense, uno tra i più grandi chitarristi contemporanei) e Zawinul.
L’arrivederci è ora al 2014. “La ventisettesima edizione del Festival è già impostata – ha detto il direttore artistico, Roberto Porroni, a conclusione del concerto di domenica 25 a Varenna – e inizierà, proprio come quest’anno, l’8 agosto a Cremeno, comune da sempre “capofila” della nostra rassegna, per concludersi ancora a Villa Monastero. Torneremo anche al monastero del Carmelo a Concenedo, che quest’anno per la prima volta ha aperto le porte a un concerto, in un’atmosfera di rara suggestione”.
Quindi il grazie di Porroni a quanti hanno sostenuto il Festival, non soltanto dal punto di vista economico ma anche sotto l’aspetto umano. “In molti ci sono stati vicini – ha detto – e adesso che la grande fatica è finita resta la gioia per il successo che si è accompagnato a questo evento, che ha fatto registrare ben 4.000 presenze, con un pubblico che ci ha seguito tappa dopo tappa, sempre entusiasta e appassionato”.