Alla Galleria Bertoletti in mostra le opere di Tomaini e Morelli

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LECCO – Verrà inaugurata il prossimo sabato, 24 ottobre alle ore 18.30, alla Galleria Bertoletti di Lecco, la mostra che raggruppa le opere di due artisti, Nicolò Tomaini e Mario Morelli.

Il legame che intercorre tra la pittura di Tomaini e Morelli è profondo ed è connesso soprattutto nell’utilizzo di elementi iconografici contemporanei all’interno delle loro opere con valenze profondamente diverse.

nuovi regimi“Morelli attraverso l’utilizzo di una pittura materica e la tecnica dei pastelli ad olio conferisce ai suoi dipinti un’anima e nelle sue opere, attraverso un iper realismo nella resa delle rughe dell’epidermide e uno sguardo straniante, ci trasmette la dimensione angosciosa di chi vive il nostro tempo e il sentirsene alienati – spiega il critico d’arte, Prof. Michele Capasso – Tutto questo è attenuato da la presenza di elementi disturbatori che possono essere le emotion oppure i tatuaggi che ci trasmettono i valori estetici e culturali contemporanei. Le emotion in particolare contribuiscono ad essere degli elementi disturbanti ed ironici che attraverso tocchi di colore, contrastano con uno stato di inquietudine”.

“Il maestro Nicolò Tomaini – prosegue Capasso – profondamente influenzato dalla Scuola Romana di Piazza del Popolo e del suo principale esponente Mario Schifano inizialmente rielaborerà con elementi iconografici contemporanei come gli uccellini di Twitter e le F di Facebook i loro lavori. Successivamente rielaborerà con le stesse icone i manifesti dei passati regimi politici ed utilizza gli strumenti di comunicazione quali smartphone o cavi di antenne per numerose sue opere e installazioni. Come indicato anche nel Manifesto la sua poetica trae spunto dalla filosofia post modernista e dalla caduta delle ” Verità Forti” attraverso l’avvento di sistemi di comunicazione nuovi e veloci”.

morelli2“Importante a livello grafico e cromatico anche lo stretto rapporto tra Tomaini e l’artista Lucio Bulgarelli, morto pochi giorni fa, che ne ha fatto crescere la riflessione e introspezione dell’artista lecchese e il raggiungimento di una piena maturità artistica. Il Tomaini inoltre nei simboli dei nuovi mezzi di comunicazione vuole farci riflettere sulla spersonalizzazione della società e la perdita d’identità dell’individuo e dei valori sociali e di rapporti interpersonali profondamente limitati e spesso strumentalizzarti. Ecco il legame tra i due pittori che, seppur con mezzi espressivi differenti trasferiscono nelle loro opere il pensiero e i valori insiti nella Teorizzazione del Movimento Debole”.