Il Lariosauro donato a Lecco, anche Van De Sfroos verrà a vederlo

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LECCO – “E’ la realizzazione di un sogno. Qualunque bambino è attratto dagli animali preistorici e per me, sapere dell’esistenza di questo essere che viveva sul nostro territorio, è stato qualcosa di appassionante”.

Brillano gli occhi di Giancarlo Colombo quando parla del Lariosauro, “un rettile vissuto migliaia di anni prima dei dinosauri” come spiega la locandina dell’evento che annuncia l’esposizione a Lecco del calco di uno dei fossili dell’antico animale, in una manifestazione completamente dedicata al “mostro” del lago.

Giancarlo Colombo - Gianpaolo Brambilla dell'associazione "Scanagatta"
Giancarlo Colombo – Gianpaolo Brambilla dell’associazione “Scanagatta”

Si tratta di una due giorni (28/29 marzo), il “Lariosaurus day”, durante la quale il manufatto ricavato dai resti (conservati al museo statunitense di Pittsburgh) verrà donato ed esposto in modo permanente a Palazzo Belgiojoso di Lecco.

E’ il regalo dell’associazione culturale “L. Scanagatta” di Varenna, di cui Colombo è rappresentante, che nel 2012 ha fatto realizzare a proprie spese il calco del fossile e lo ha trasportato in Italia, per mostrarlo in un tour in diversi musei lombardi e che ora lo offre ai musei civici di Lecco.

I resti del grosso rettile acquatico, originario del Triassico e che poteva raggiungere il metro e mezzo di grandezza, era stato rinvenuto alla fine del XIX secolo durante gli scavi estrattivi alla Calcare di Perledo e Varenna, un’importante formazione geologica che ha imprigionato dentro sé diversi fossili, tra cui quelli del Lariosauro balsami. La scoperta era stata citata anche Mario Cermenati in un suo scritto del 1893.

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Negli anni successivi, però, dei resti se n’era persa traccia. “Fino al 2005 – spiega Colombo – quando decidemmo di ristampare un opuscolo del 1911 riguardante un congresso di geologia che si era tenuto a Lecco in quegli anni. In quel documento è apparsa la foto del Lariosauro perduto. Finalmente sapevo come era fatto. Poi, quasi per caso, su internet ho trovato un’immagine dello stesso fossile che aveva trovato collocazione in un museo di Pittsburgh. Allora li ho contattati, nemmeno loro sapevano quale provenienza avesse quel fossile”.

L’associazione, dopo aver ottenuto il consenso del museo, ha finanziato a sue spese il calco che dal 28 marzo sarà esposto nel museo di storia naturale di Palazzo Belgiojoso e cheverrà accolto alla presenza delle autorità pubbliche comunali e del presidente del Lions club “Lecco Host”, Arnaldo Dozio, associazione che ha finanziato l’evento.

Mauro Rossetto, direttore polo museale Palazzo Belgiojoso
Mauro Rossetto, direttore polo museale Palazzo Belgiojoso

Ospite d’accezione  sabato sarà Davide Van De Sfroos la cui canzone “El mustru” verrà citata in un nuovo pannello dedicato alle leggende che aleggiano intorno agli avvistamenti del “Nessie” lariano.

La giornata di sabato proseguirà con l’eccezionale evento serale Una notte al Museo… Storie museali, di uomini e animali, spettacolo teatrale per famiglie a cura di Teatro Invito di e con Stefano Bresciani, realizzato alla luce delle torce elettriche portate dai bambini, direttamente nella sale del museo naturalistico.

Molto denso anche il programma della domenica. Alle ore 11 si riprende con la conferenza e la visita guidata Alla ricerca del Lariosauro perduto condotte da Giancarlo Colombo, che ha ricostruito le peregrinazioni del fossile del Lariosauro da un capo all’altro del mondo e che ha rintracciato l’esemplare oggi a Pittsburgh.

Nel pomeriggio, alle ore 15 verrà presentato il libro per bambini C’è un Lariosauro in giardino di Dino Ticli, scrittore e paleontologo, con le illustrazioni di Danilo Loizedda e Alessia Buffolo (Teka Edizioni). In contemporanea i bambini saranno coinvolti nel laboratorio Disegna il tuo Lariosauro! a cura della naturalista Paola Rota e Danilo Loizedda e in collaborazione con i volontari dell’Associazione Volontari Pensionati Lecchesi. Concludono la giornata la visita guidata alla sale e ai depositi paleontologici del Si.M.U.L. e la merenda al museo.

“Palazzo Belgiojoso si arricchisce con nuove sale. Cresce sempre più l’attenzione verso questo polo culturale della città – ha sottolineato l’assessore Michele Tavola – e questo grazie anche alle associazioni e alla sensibilità del presidente della commissione cultura, Viviana Parisi, che si è spesa in prima persona per questa iniziativa”.

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Fondamentale è il contributo delle associazioni, non solo di “Scanagatta” e “Lecco Host”, ma anche dei Volontari Pensionati Lecchesi che metteranno a disposizione il proprio personale per garantire lo svolgimento dell’evento.

“Il museo continua a vivere grazie alla passione dei volontari e delle associazioni – ha ribadito il presidente del polo museale mauro Rossetto, affiancato dalla dirigente del settore cultura, Giovanna Esposito – così è sempre stato per i musei lecchesi fin dalla loro origine”.