Al Circolo Fratelli Figini di Maggianico “Stanze” di Dario Acciaretti

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Dario Acciaretti, Stanze

Il 3 febbraio alle 17.30 la serata a cura di Lumis Arte

La mostra sarà allestita fino al 24 marzo nelle sale espositive del circolo

LECCO – L’associazione culturale Lumis Arte, con la collaborazione del Circolo Fratelli Figini, il patrocinio di Comune di Lecco e Provincia di Lecco, è lieta di presentare la mostra “Stanze”, che esporrà le ricerche condotte da Dario Acciaretti sull’uso espressivo dell’intelligenza artificiale applicata alla generazione di immagini.

In particolare saranno visibili le immagini realizzate con lo “strumento” del riempimento generativo, basato sulla conversione del testo (un dialogo con la macchina) in immagine, con cui Acciaretti ha dato forma ad ambienti, le stanze, apparentemente vissuti. Un affascinante connubio tra espressione creativa e intelligenza artificiale. Quindi le immagini esposte sono il risultato della collaborazione tra la creatività individuale e gli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Ogni fotografia è stata generata in modo unico, reinterpretando il mondo visivo attraverso il filtro delle reti neurali artificiali.

L’esposizione sarà inaugurata sabato 3 febbraio alle ore 17.30 nella sala espositiva del Circolo Figini di Maggianico. In quest’occasione sarà possibile incontrare l’autore Dario Acciaretti e i curatori di Lumis Arte.

L’autore stesso presenta la serie “Stanze” dicendo che gli interni, le stanze e i luoghi di vita a volte surreali di questa serie di immagini sono catturati nell’istante in cui si agisce sul comando “salva con nome”. Tuttavia, è solo attraverso un lavoro progettuale e costruttivo lento, metodico e progressivo che l’immagine si compone. Nessun ambiente, mobile o complemento d’arredo, animale od oggetto presente è stato fisicamente posizionato per lo scatto. Inoltre, nessuna luce è stata utilizzata per illuminare la scena, e, cosa ancora più significativa, l’autore non ha effettuato nessun “click” con la macchina fotografica. Come sono quindi nate queste immagini? Ovviamente, come tutte le opere realizzate nella storia umana, da una stretta relazione tra creatività e tecnologia.

Questa tecnologia è oggi comunemente indicata con l’acronimo AI che sta per ‘Artificial Intelligenze’. In particolare, ci si riferisce al “Riempimento Generativo”, ovvero uno spazio viene completato in risposta a una specifica richiesta dell’autore e quindi generato dalla macchina. La creatività ha sempre fatto uso delle tecnologie, per esempio la macchina fotografica, prima ancora il pennello e ancor prima il carbone. Cos’è cambiato a questo punto? Solo il mezzo.

LA LOCANDINA DELLA MOSTRA

L’autore

Dario Acciaretti nasce a Lecco nel 1959 e da sempre risiede a Galbiate. Dopo gli studi artistici a Bergamo intraprende una prima esperienza pittorica legata alla corrente “Op Art” con una serie di mostre già alla fine degli anni ’70. Parallelamente segue un percorso lavorativo indirizzato alla grafica commerciale che, alla fine degli anni ’90, gli permette di aprire un proprio studio. Da sempre amante di tutto ciò che la creatività può esprimere, soprattutto nell’arte e nella musica e nella fotografia Acciaretti predilige le riprese controllate, realizzate in studio, dove è possibile controllare la scena, le luci, e i soggetti. Ama sperimentare, soprattutto in ambito digitale dove gestisce in proprio anche l’intero flusso di lavoro dallo scatto alla stampa. Dal 2018 ricopre il ruolo di presidente dell’associazione Passione Fotografia Galbiate.