Sul palco una brillante commedia dialettale, riadattamento dell’opera di Aldo De Benedetti “Non ti conosco più”
Prossimi appuntamenti: sabato 20 e domenica 21 con il Gruppo “Gli Anonimi Villani”
LECCO – La 28esima edizione di “Una città sul palcoscenico”, rassegna che presenta al pubblico lecchese le compagnie teatrali del territorio, porta sul palcoscenico del Cenacolo Francescano, la Compagnia “Juventus Nova” di Lecco Belledo, che propone la commedia “ch’el me scusi, ma luu ce l’è“, adattamento del dialetto lecchese dal famoso testo di Aldo De Benedetti “Non ti conosco più”.
La Compagnia, da oltre 75 anni presente nel territorio e non solo, ha già coinvolto il pubblico del Cenacolo con bellissimi spettacolo dapprima sotto la regia di Luigi Masseretti, ora sotto la guida di Mauro Marini che è coinvolto anche nel ruolo di protagonista.
Questa brillante commedia in tre atti del grande Aldo De Benedetti è ambientata a Lecco. Scritta in italiano e viene presentata in una riduzione in dialetto lecchese che ne esalta il colore “verace”. Il testo propone una tematica profondamente umana della labilità mentale affrontata sempre con intenso coinvolgimento personale e che mai scade nella volgarità. Colpita ad un’improvvisa amnesia, la bella Luisa non solo non riconosce più il marito Paolo ma, domandandosi chi sia quello sconosciuto, vorrebbe sbatterlo fuori di casa. Sconvolto, l’uomo chiama per un consulto lo specialista professor Alberto Spinelli ma Luisa, non appena conosciuto il medico, gli si rivolge affettuosamente, convinta che costui sia proprio il consorte. Per assecondare l’ammalata i due uomini, di comune accordo, si scambiano i ruoli innescando così un’esilarante girandola di equivoci. Quando il professor Spinelli crede di aver trovato una spiegazione “scientifica” per l’amnesia di Luisa, un colpo di scena lo spiazza lasciandolo senza parole.
Le mura del Cenacolo Francescano riecheggiano ancora delle risate e degli applausi che hanno accompagnato la spettacolare performance teatrale della Filodrammatica “Juventus Nova”. Il grande Aldo De Benedetti si sarebbe sicuramente associato alle manifestazioni del pubblico nell’assistere alla rivisitazione in dialetto lecchese di una sua brillante commedia. Ne è regista e coprotagonista lo straordinario Mauro Marini, egregio e superbo esempio del teatro amatoriale lecchese e straordinario erede di Luigi Masseretti.
Accanto al già citato Mauro Marini spicca l’irresistibile e spassosissima performance di Flavio Comi nei panni del coprotagonista Paolo, indubbiamente il personaggio più intenso e al tempo stesso profondo e comico, capace di strappare al pubblico risate a profusione grazie soprattutto a una gestualità decisamente fuori dal comune. Un plauso a tutti gli interpreti capaci di trasmettere al pubblico delle grandi occasioni l’intensa interiorità del proprio personaggio, aiutati in questo dalla freschezza del dialetto lecchese: è giusto ricordarli tutti oltre ai già citati protagonisti; Monica Panzeri, la moglie scombussolata, Laila Mantovani, la zia impicciona con la figlia di scena Tiziana Invernizzi, i servitori di casa Tino Fumagalli, Giovanni Negri, Rosella Mauri e per concludere Elena Bonfanti l’avvenente segretaria.
Due ore di divertimento intelligente ed appassionante, suggellati da un finale a sorpresa che non ha mancato di appassionare lo spettatore. Un’occasione per tornare ad apprezzare uno dei testi storici della tradizione teatrale e riscoprirne, ancora una volta, l’estrema e sorprendente modernità.
La Rassegna “Una città sul Palcoscenico” propone per la sua 28° edizione, sabato 20 e domenica 21 aprile in sostituzione delle Compagnia “Namastè”, impossibilitata a partecipare, il Gruppo “Gli Anonimi Villani” di Valgreghentino, che in occasione della loro prima partecipazione alla nostra Rassegna presentano la commedia “Ospizio Si Ospizio NO” di Giuseppina Cattaneo.