Leggermente. Jonathan Bazzi: “Nella vita non c’è solo una via”

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Ospite di Leggermente, Jonathan Bazzi ha presentato il suo “Corpi Minori”

Intervistato dagli studenti del Manzoni. “La scrittura accoglie anche le parti inespresse del proprio sè”

LECCO – “Non è necessario aderire per forza ad un modello predisposto, viviamo in una dimensione creativa in cui è possibile fare qualcosa di diverso rispetto a ciò che il mondo sembra ti spinga a fare”.

Jonathan Bazzi è uno degli autori che più ha interessato il pubblico giovanile del festival Leggermente 2023, perché pone quegli interrogativi esistenziali che arrivano con la giovinezza e che, in certi casi, non ci abbandonano mai.

Il suo esordio con “Febbre” gli era valso il posto tra i finalisti del Premio Strega 2020 e la vittoria del premio Libro dell’anno 2019 di Fahrenheit Radio Rai Tre. Nel suo secondo lavoro “Corpi Minori” racconta le inquietudini di un giovane.

I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Desiderio che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo.

“E’ una condizione che ancora oggi fatico a superare – racconta l’autore – nonostante adesso un ruolo definito, continuo a sentirmi molto meno netto rispetto a ciò che si può cogliere di me all’esterno. Alle volte ci si convince che nella vita vada tutto secondo certi schemi, penso ad un genitore nei confronti della crescita del proprio figlio, invece possono esserci percorsi più ampi e ti accorgi del loro senso solo a posteriori”.

Ad intervistarlo domenica, sul palco della sala assemblee del Palazzo del Commercio, c’erano Andrea Gaddi, Giulia Guitto e Hatim Lalami El Aroussi, studenti del Liceo Manzoni di Lecco che hanno approfondito in classe il testo di Corpi Minori insieme al prof. Salvatore Rizzolino.

“La scrittura – spiega Bazzi – è arrivata nella mia vita solo ad un certo punto, più tardi rispetto al periodo scolastico. La scrittura ha una capacità di accoglienza massima, consente di far vivere le parti di sé non espresse, di raccontare la realtà attraverso delle storie.