Medioevo Festival: nel weekend il concerto-conferenza “Il canto perduto di Gerusalemme”

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Civate, Abbazia di San Pietro al Monte

Attraverso le parole e la musica, il pubblico potrà intraprendere un viaggio nell’antica Gerusalemme

Sabato 21 settembre presso la Basilica di San Pietro al Monte di Civate

LECCO – Prosegue con grande successo MedFest, il Medioevo Festival che quest’anno celebra la sua terza edizione in Lombardia. Questo evento unico, promosso dall’associazione lecchese Res Musica, non solo offre un affascinante viaggio nel passato, ma si inserisce anche nel prestigioso programma “Cultural Olympiad” di Milano Cortina 2026, grazie al patrocinio e al contributo della Regione Lombardia. MedFest rappresenta un’opportunità imperdibile per riscoprire le tradizioni, la musica e l’arte del Medioevo, coinvolgendo un pubblico sempre più vasto e appassionato.

Giovedì 19 settembre, alle ore 18, si è svolta presso il Palazzo delle Paure di Lecco una conferenza tenuta da Rossana Guglielmetti sui “Viaggi fantastici medievali”, con un focus particolare sulla “Navigatio Sancti Brendani”, un’opera di un anonimo scrittore irlandese che ha rappresentato un vero e proprio best seller, letta dalla corte d’Inghilterra fino alla Toscana di Dante.

Sabato 21 settembre alle ore 11, presso la Basilica di San Pietro al Monte di Civate, e domenica 22 alle ore 17, alla Rotonda di San Tomè di Almenno San Bartolomeo, si terrà la conferenza-concerto intitolata “Il canto perduto di Gerusalemme – Viaggio nelle Chiese latine e orientali”. L’evento vedrà protagonista l’Ensemble Exsurge Domine di Cagliari, diretto da Enrico Correggia.

Attraverso le parole e la musica, il pubblico potrà intraprendere un viaggio nell’antica Gerusalemme, dove si svolgevano grandiose liturgie cantate nei luoghi santi, in particolare nella rotonda del Santo Sepolcro. Questa tradizione ha ispirato la costruzione delle chiese rotonde medievali in Occidente, come quella di San Tomè.

In epoca pre-islamica, la Chiesa di Gerusalemme esercitò un notevole influsso su tutti i repertori musicali cristiani. Grazie allo studio comparato di testi e melodie, oggi si possono rintracciare significative sopravvivenze di quel “canto perduto”. Le voci dei cantori sardi offrono una potente restituzione sonora di musiche che provengono da un mondo in cui il Mar Mediterraneo rappresentava ancora un punto centrale.

Nei giorni di sabato 21 e domenica 22, alle ore 16, si potrà partecipare a una visita guidata a cura della Fondazione Lemine. Al termine, Dopo seguirà un concerto aperitivo in corte (15 euro, con prenotazione da mandare alla seguente mail info@fondazionelemine.eu).