Maggianico apre le porte di Villa Ponchielli: visita al parco e alla dimora

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villa ponchielli
Villa Ponchielli

Sabato 28 giugno alle 14:30 visita guidata al parco e al piano terreno della villa. Solo su prenotazione

LECCO – Una villa da riscoprire, un parco che torna a raccontare la sua storia e un quartiere intero che si mobilita per restituire alla città un pezzo del suo passato culturale e musicale. Succede a Maggianico, dove sabato 28 giugno, a partire dalle 14:30, sarà possibile accedere eccezionalmente al parco e al piano terreno della villa Ponchielli – Gerosa Crotta. L’appuntamento è davanti al cancello di villa Gomes, sul lato di via Isola Villatico verso Lecco.

A promuovere l’iniziativa è una rete di realtà associative del rione di Maggianico e della città di Lecco – tra cui il Circolo Figini, il Gruppo Alpini di Chiuso e Maggianico, la Comunità Pastorale Beato Serafino, Spring Run Lecco, Officina Gerenzone aps, Archive’s Heritage e l’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia” – con il supporto organizzativo del Comune di Lecco. Un’iniziativa nata “dal basso”, alimentata dal successo di precedenti aperture del parco e dal passaggio della Spring Run lo scorso 30 marzo.

La visita guidata, che per ragioni di sicurezza sarà solo su prenotazione (link al modulo), permetterà ai partecipanti di attraversare luoghi finora poco conosciuti o mai aperti al pubblico. Accompagnati da volontari, i visitatori potranno esplorare il parco, con il suo laghetto artificiale, le sculture che lo ornano, le antiche Scuderie con la torretta in stile “neo-medievale” e la suggestiva grotta “alla Ludwig”, dove secondo la tradizione il Maestro Amilcare Ponchielli trasse ispirazione per la celebre “Danza delle Ore”.

Per la prima volta sarà inoltre accessibile, seppur solo in parte, l’interno della villa: il piano terreno, oggi spoglio e segnato dal tempo, conserva ancora l’aura di quel luogo voluto e progettato dallo stesso Ponchielli come rifugio privato. Qui, tra quelle stanze silenziose, il compositore cercava pace e concentrazione lontano dagli impegni pubblici. Una dimora che negli anni ha visto succedersi nomi illustri come i Vaghi, i Bosé e i Gerosa Crotta, ma che porta impresso in ogni angolo il segno del suo primo proprietario.

L’apertura rappresenta anche l’occasione per rilanciare il dibattito sul futuro della villa e del parco, oggi bene pubblico, affinché tornino a vivere “senza perdere la propria identità musicale”. Non è un caso che l’incontro pubblico che precede la visita, in programma giovedì 26 giugno alle ore 21:00 presso l’Officina Badoni di corso Matteotti, porti il titolo “Due ville… all’opera. Antonio Carlos Gomes e Amilcare Ponchielli tra musica e Maggianico”. Un approfondimento aperto a tutti, gratuito, fino a esaurimento posti, promosso dall’Associazione Giuseppe Bovara – Archivi di Lecco e della Provincia. Per informazioni sulla serata: associazione.bovara@gmail.com.

Quello di fine giugno è molto più di un semplice evento culturale: è un gesto collettivo, un tentativo concreto di costruire consapevolezza e futuro attorno a un luogo dal valore storico, artistico e simbolico. In un tempo in cui i legami con la memoria rischiano di sbiadire, riscoprire la villa di Ponchielli vuol dire riappropriarsi di un’eredità condivisa.