LECCO – Una serata dedicata al grande alpinista Giuseppe “Det” Alippi quella in programma giovedì, alle 21, presso la Sala conferenze di Palazzo delle Paure di Lecco, organizzata dal Cai Lecco in collaborazione con il Comune e il Sistema Museale Urbano Lecchese.
Durante la serata che vedrà nelle vesti di moderatore un altro grande alpinista, Ivo Ferrari, verrà presentato il libro “Il grande DET. Giuseppe Alippi alpinista e contadino. Una storia italiana”, di Giovanni Capra, edito da Corbaccio e il dipinto “La conquista del Cerro Campana” (gennaio – febbraio 2006, 72×102 cm) realizzato e donato al Comune di Lecco dall’artista Luisa Rota Sperti.
Alla serata saranno presenti e dialogheranno con Ivo Ferrari, il protagonista Giuseppe “Det” Alippi, l’autore del libro Giovanni Capra e Luisa Rota Sperti.
“La serata rappresenta un connubio positivo tra letteratura e arte valorizzando così la figura di Giuseppe Alippi, grande alpinista, uomo semplice ma con grandi valori, che non ha mai perso il proprio legame con il territorio nel quale ha sempre vissuto pur essendo stato capace di grandi imprese – commenta l’assessore alla cultura del Comune di Lecco, Simona Piazza – L’artista Luisa Rota Sperti dedica a lui un importante opera pittorica a matita e acquerello “La conquista del Cerro Campana” opera che la sera stessa verrà donata ai musei dalla pittrice e dal Cai Sezione di Lecco Riccardo Cassin”.
“L’opera andrà a incrementare il patrimonio dei musei del Simul, andando ad aggiungersi alle donazioni di opere dedicate alla montagna come già fatto in passato da Giansisto Gasparini e Bruno Biffi – continua Simona Piazza – l’opera verrà collocata a Palazzo Paure nell’atrio di accesso all’Osservatorio Alpinistico Lecchese. Generosità, attenzione all’altro e concretezza, tre valori che si fondono in arte, cultura e montagna”.
Classe 1934, Giuseppe Alippi, il “Det” per gli amici, ha condiviso la stagione eroica dell’alpinismo italiano, quella di Riccardo Cassin, di Walter Bonatti, di Casimiro Ferrari, di Carlo Mauri.
Ha compiuto imprese straordinarie sulle sue montagne, le Grigne, così come nel mondo, sul Lhotse con Messner e in Patagonia con Ferrari. Ma è sempre e orgogliosamente rimasto un contadino.
A più di ottant’anni, va ancora nel bosco a far legna e parla della montagna come di un grande amore che è sempre dovuto coesistere con il lavoro, la stalla, la caccia, che racconta con altrettanta passione.
Giovanni Capra ha ricostruito la vita di Giuseppe Alippi, dall’infanzia contadina alle salite delle vie più difficili, come la Couzy, alla Cima Ovest di Lavaredo, fino alle imprese himalayane e patagoniche, compreso quel Cerro Campana che con pazienza il DET provò e riprovò, senza lasciarsi scoraggiare dalle rinunce imposte dalle condizioni meteorologiche estreme, fino a raggiungerne la vetta al quarto tentativo: all’età di settant’anni.
Strettamente correlato al libro è il dipinto di Luisa Rota Sperti dedicato alla conquista del Cerro Campana, in cui il tema della montagna e dell’alpinismo è ben tratteggiato con matite e acquarelli su cartone Sholler. Importante per l’artista è il filone “canto alla montagna”, nel quale quest’ultima diventa meta onirica e/o simbolica del cammino umano nella vita e nella ricerca del sé. Durante la serata l’opera verrà presentata al pubblico alla presenza dell’autrice.