Voces: la Valvarrone si anima con il festival della cultura tradizionale

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SUEGLIO – Anche quest’anno il festival VOCES dedica un’intera giornata a una delle valli più belle del territorio di Lecco: la Valvarrone. È la terza tappa del festival della musica e della cultura tradizionale e antica promosso da Sviluppo Non Profit e Res Musica-Centro ricerca e promozione musicale e realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, Provincia di Lecco e Comunità Montana Valsassina. L’iniziativa è sostenuta dall’Unione dei Comuni della Valvarrone e vede l’importante contributo di Banca della Valsassina e Acel Service.

Intensa e densa significato storico, la giornata avrà inizio a Sueglio alle ore 11 presso la Chiesa di S. Bernardino con una prima tappa dedicata a SANTE IMMAGINI – Visita guidata e momento musicale. L’oratorio di S. Bernardino contiene le statue dei santi venerati nella Valle e proprio nel mondo della religiosità popolare ci condurranno il cantastorie Raffaele Nobile e i Cantori della Valvarrone.

Dopo la pausa pranzo il ritrovo è previsto alle 15.30 presso la piazza del Comune di Sueglio. Con una piacevole passeggiata immersa nella natura sarà possibile raggiungere le Caserme di Vestreno, in cui la giornata proseguirà con un percorso guidato fra trincee e postazioni militari facenti parte della Frontiere del Nord o Linea Cadorna, il sistema di fortificazioni realizzato lungo l’arco alpino fra il 1916 e il 1918. Recentemente ricuperate, si ammirano intatte in stupende posizioni panoramiche fra il lago e le montagne.

In questo contesto naturale va in scena alle 17.45 lo spettacolo LA GRANDE GUERRA meschina – Storie e canzoni della Prima Guerra Mondiale: un “teatro musicale” che, alternando canto e narrazione, racconta il tabù più involabile della Grande Guerra: le fucilazioni, le decimazioni, gli ammutinamenti, le diserzioni, l’autolesionismo, l’odio verso i superiori, l’ironia, le canzoni di guerra, rievocando una vicenda in cui Grande fu solo il numero dei morti. Le musiche passano dalle canzoni di De Andrè, Finardi, Fossati, ai classici del canto di montagna come Stelutis alpinis. Gli interpreti sono la cantante Raffaella Benetti, l’attore Alessandro Anderloni, accompagnati dalla fisarmonica di Thomas Sinigaglia.