A luglio cresce l’inflazione a Lecco: i prezzi e gli aumenti

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troppo caro prezziLECCO – Balzo avanti dell’inflazione, nel mese di luglio, a Lecco: sia la variazione annuale che quella mensile segnano un incremento rispetto a quelle registrate nel mese di giugno e precisamente la prima passa da +0,2 a +0,6%, mentre la seconda si attesta allo +0,3% dal valore nullo del mese prima.

Nel mese di luglio a livello nazionale (tenendo in considerazione solo le città che fanno anticipazione e di cui si conosce il dato provvisorio) sono circa un quarto le città con variazione annuale negativa. La variazione più bassa interessa Bologna (-0,7%) seguita da Vicenza (-0,5%); la variazione più alta è registrata da Bolzano (+0,8%). Sono 6 le città che superano il mezzo punto di variazione e tra queste Lecco e Milano con valore dello 0,6%.

Lo stesso confronto a livello mensile vede le città concentrate intorno alla variazione nulla o comunque leggermente mossa. I valori più bassi sono stabiliti da Firenze (-0,7%), Torino (-0,6%), Milano e Cremona (-0,3%); quelli più alti invece da Lecco, Bolzano e Venezia (con valore di +0,3%); Aosta, Piacenza e Verona (con valori dello 0,4%); Grosseto (+0,6%) e infine Rimini (+0,8%).

L’analisi disaggregata dell’indice generale per i due principali comparti (beni e servizi) evidenzia una variazione annuale leggermente negativa per i primi (-0,1%), ma piuttosto consistente per i servizi (+1,3%).

Questi i prodotti, a rilevazione locale e non centralizzata, che hanno avuto le peggiori variazioni e quelli che hanno registrato, invece, le migliori diminuzioni di prezzo rispetto al mese precedente:

I peggiori tre
Noleggio mezzi di trasporto +28,3%
Cotone idrofilo +9,4%
Spese condominiali +8,1%

I peggiori tre (ortofrutta+ittici)
Ciliegie +15,1%
Limoni +10%
Crostacei freschi +5,4%

I migliori tre

Aspirapolvere -5,7%
Prosciutto crudo affett. conf. -5,6%
Memoria rimovibile per pc 4,6%

I migliori tre (ortofrutta+ittici)
Fagiolini -38,2%
Pesche -30,8%
Ananas -30,1%

Carburanti per autotrazione
Gasolio auto -1,8%
Benzina verde +0,1%
Gas GPL -2,9%

– Alimentari e bevande analcoliche (-1,4%; +0,9%). Forte calo della divisione alimentari che riduce anche la crescita a livello annuale; quest’ultima variazione nel giugno del 2015 era pari a 1,7 punti. Il confronto con i valori di luglio 2014 mostra entrambe le variazioni di segno meno, ma di soli 7 decimi di punto a livello congiunturale e di 6 decimi di punto a livello annuale.

Stabile la classe “pane e cereali”. Si segnala l’aumento del riso, il cui prezzo da inizio anno ha registrato un incremento di quasi 5 punti e l’aumento di alcuni prodotti che però risultavano stabili, se non in contrazione nella prima parte dell’anno (merenda preconfezionata e pasta ripiena). Pasta all’uovo e pasta base per pizze confermano la tendenza al ribasso e i biscotti per la prima infanzia registrano una forte riduzione di prezzo (quasi 5 punti).
Leggera variazione di segno più per la classe delle “carni” (+0,2%). Ancora una contrazione, anche se leggera, per la classe “latte, formaggi e uova” (-0,2%) che porta l’indice generale ad un punto sotto il livello base. Il latte registra i seguenti andamenti: aumento per quello fresco e in polvere, diminuzione per quello a lunga conservazione.

Dopo un mese di stabilità, torna ad aumentare la classe “olii e grassi”, l’olio extra vergine di oliva continua la sua corsa e raggiunge quota 112,4.
Segno meno per la classe “zucchero e confetture, cioccolato e dolciumi” (-0,2%), forte aumento per la classe “caffè, te’ e cacao” (+1,6%) da imputare al caffè tostato che recupera integralmente il calo registrato nei mesi precedenti. Leggermente in calo glia altri prodotti.

La forte contrazione della classe “Frutta” (-9,4%), da imputare principalmente a fattori di carattere stagionale porta l’indice generale ad attestarsi sotto il livello base per oltre 5 punti.

Contrazione intensa anche per i “Vegetali” (-7,5%) che intensificano la tendenza al calo registrata nei due mesi precedenti. I freschi registrano forti contrazioni, mentre quelli surgelati, o comunque lavorati, segnano invece una tendenza all’ aumento.

La classe “prodotti ittici” registra ancora un aumento (1,4%). Quasi tutti i prodotti segnalano un aumento, in particolare crostacei freschi, pesce fresco di mare di pescata e di mare di allevamento. Diminuzione di prezzo per baccalà e vongole surgelate e pesce fresco di acqua dolce.

Per la classe “Acque minerali, bevande analcoliche” si segnala la leggera contrazione dell’indice (-0,1%) che incrementa la distanza dal livello base. Quasi tutte le bevande rilevate segnano una diminuzione di prezzo (aranciata e reintegratore energetico sono quelle maggiori); in leggero aumento il succo di frutta il cui prezzo comunque è inferiore a quello di inizio anno.

L’indice della classe “Prodotti alimentari n.c.a.” segna una variazione di segno più per 3 decimi di punto. Consistente aumento del piatto pronto surgelato e dei bastoncini di pesce surgelati, più leggero quello del sugo pronto che cumulato con l’aumento dei mesi scorsi raggiunge quota 110. In diminuzione di quasi 5 punti gli omogeneizzati di carne.

– Bevande alcoliche e tabacchi (-0,1; + 2,2%). Leggero è il calo mensile, ma consistente l’incremento rispetto al mese di luglio 2015 (+2,2%), che risulta essere il secondo in graduatoria dopo quello della divisione dell’abitazione. I “tabacchi” risultano stabili.

Abbigliamento e calzature (-0,1%; +0,5%). Leggera riduzione dello 0,1% rispetto al mese di giugno. Gli “indumenti” sono stabili, anche se si registrano degli aumenti per intimo uomo e delle diminuzioni per tuta da bambino e pigiama neonato. Correzione di segno meno della classe “scarpe ed altre calzature” (-0,7%) da imputare alle scarpe da passeggio donna e alle scarpe sportive uomo.

– Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,9%; +2,8%). Forte variazione mensile di segno più, nonostante la presenza di maggiori prodotti con segno meno. Anche la variazione annuale è consistente (+2,8%). Le spese condominiali risultano essere in forte aumento, seguite dal combustibile solido.

– Mobili, articoli di arredamento, servizi per la casa (nulla; +0,7%).

– Servizi sanitari e spese per la salute (-0,1; +1%). Divisione interessata dal leggero aumento dei “prodotti farmaceutici ” (+0,1%) e degli “Altri prodotti medicali” (+0,1%) dove compare la variazione di segno più del test di gravidanza e la leggera contrazione del profilattico.

– Trasporti (+1,2%; -1,5%). Primo mese di stabilità per la classe “Automobili” che i mesi scorsi è stata caratterizzata da lievi aumenti ma continui; leggera, invece, la contrazione di “pezzi di ricambio e accessori mezzi di trasporto privati” a causa della diminuzione del pneumatico auto. Variazione di segno meno per i “carburanti” (-0,9%), di seguito le variazioni registrate: benzina verde +0,1%; gasolio per auto -1,7%; gas GPL -3% e stabile il gas metano per autotrazione e l’olio motore.

– Comunicazioni (-1,2%; -4,2%). Aumentano i “servizi postali” (+1,2%) in quanto c’è il segno più del corriere espresso. Forte diminuzione, invece, per la classe degli “apparecchi telefonici e telefax” (-3,2%)

– Ricreazione, spettacoli, cultura (+1,2%; +1,4%). Aumento di oltre un punto rispetto al mese di giugno in quanto interessata alla rilevazione di parecchi prodotti a carattere stagionale. La classe con la maggiore variazione dell’indice è quella dei “pacchetti vacanza”. A seguire, le variazioni di “Apparecchi fotografici” (+2,9%) interessati dall’aumento della macchina fotografica digitale e della videocamera e dei “Servizi culturali” (+1,6%) che vede l’aumento della pay tv e la leggera contrazione dell’ingresso a parchi nazionali, giardini zoologici e giardini botanici. In contrazione la classe “supporti di registrazione” (-3,2%), seguita da “Articoli di cartoleria e materiale da disegno” (-1%).

– Istruzione (nulla; +1,4%). Nessuna variazione dei prodotti rilevati appartenenti alla divisione in oggetto, divisione interessata dall’aumento in termini tendenziali.

– Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,7%; +1,1%). Forte l’aumento congiunturale da imputare alla classe “Servizi di alloggio” (+6,4%) dove si evidenzia il segno più per camera d’albergo, campeggio e agriturismo le cui variazioni di prezzo da inizio anno risultano le seguenti: +11,5%; +19,5% e +42,6%.
– Altri beni e servizi (+0,1%; -0,1%). L’unica classe in aumento è quella degli “Apparecchi elettrici per la cura della persona” (+0,9%). In diminuzione, invece, “altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona”(-0,3%) dove compaiono delle variazioni consistenti con segno più per schiuma da barba, e cotone idrofilo e con segno meno per rasoi da barba, bagno doccia schiuma, latte detergente e gel per capelli. Nella classe “altri effetti personali” aumentano gli occhiali da sole.