Rinnovato il protocollo tra parti sociali e BCC della Valsassina
La banca anticiperà la cassa integrazione ai lavoratori che lo richiedono
LECCO – Una firma importante quella che è stata posta mercoledì mattina in Provincia sul documento che rinnova anche per i prossimi due anni il Protocollo per il sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà: uno strumento che consente ai dipendenti di aziende che fanno richiesta di cassa integrazione straordinaria o al fondo di integrazione salariale di chiedere l’anticipazione gratuita dell’indennità che sarà erogata dall’INPS.
“I tempi per la riscossione dalle cassa integrazione possono prospettarsi lunghi, fino a sei mesi, questo periodo, la banca viene incontro ai lavoratori anticipando, a titolo gratuito, la spettanza” ha spiegato il consigliere provinciale Giuseppe Scacabarozzi.
Un’iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Bancaria Italiana e in particolare con la Banca del Credito Cooperativo della Valsassina che da anni è partner dell’iniziativa e oggi l’unico istituto di credito a confermare la propria disponibilità.
“Siamo l’unica banca che risiede effettivamente in provincia di Lecco ed era nostra intenzione dare un segnale di vicinanza al territorio” ha sottolineato Giovanni Combi, presidente della BCC della Valsassina.
Dalla sua istituzione, nel 2013, attraverso l’opportunità offerta dal protocollo, 534 lavoratori hanno ottenuto l’anticipo sulla cassa integrazione, per un erogazione totale stimata oltre i 3,3 milioni di euro in sei anni.
“Il numero dei beneficiari è calato negli ultimi anni ma abbiamo creduto fortemente sulla necessità di continuare ad offrire questo servizio anche alla luce delle novità introdotte dall’attuale Governo che ha ripristinato la cassa integrazione straordinaria per chiusura aziendale, un ammortizzatore che era stato revocato con il Jobs Act” ha ricordato Matteo Sironi dell’Unità di Crisi della Provincia di Lecco.
Una diminuzione dovuta non solo alla ripresa economica, ha chiarito il segretario della Uil, Salvatore Monteduro, “ma anche all’eliminazione della cassa integrazione in deroga, sostituita da fondi integrativi di solidarietà entrati in funzione non in maniera estesa – ha spiegato il sindacalista affiancato da Francesca Seghezzi della Cgil ed Enzo Mesagna della Cisl – la crisi economica non si è del tutto arrestata e i dati sul mercato del lavoro nel lecchese hanno fatto segnale un nuovo aumento della disoccupazione. Questo strumento può ancora essere utile”.
Sono d’accordo anche le associazioni che rappresentano le imprese: “Se è vero che i numeri sono calati, l’attenzione deve restare alta nei confronti dei lavoratori coinvolti in situazioni di difficoltà – ha sottolineato Fausto Pifferi di Api Lecco, al tavolo insieme ai rappresentanti di Confartigianato – è un accordo assolutamente da sostenere”.
“Una misura – ha commentato Giovanna Picariello della CNA del Lago – che aiuta i lavoratori ma anche le aziende che, affrontando un periodo di difficoltà, vogliono tutelare i propri dipendenti”.