Per 11 settimane lavoratori in ‘cassa’ all’azienda di Belledo
Stefano Fiocchi. “Colpa della flessione sul mercato americano”
LECCO – Se non fosse un colosso industriale in costante crescita come la Fiocchi Munizioni, non avrebbe così evidenza la notizia della cassa integrazione ordinaria richiesta della fabbrica di munizioni.
L’ammortizzatore sarà utilizzato solo per un breve periodo, fino a metà aprile. “Non è mai piacevole fare cassa integrazione, genera sempre malumori, ma già da maggio prevediamo una ripresa e quindi, in seguito, non dovrebbe essere necessaria” spiega Stefano Fiocchi, presidente dell’azienda di Belledo che conta 616 dipendenti in organico.
Il calo del mercato USA
“La situazione è dovuta alla flessione che si è registrata durante il 2018 nel mercato civile americano – spiega il presidente della Fiocchi Munizioni – il consumo è calato e i magazzini saturi”.
L’era Obama, con il rischio di restrizioni alla vendita di armi, aveva ottenuto l’effetto opposto, mobilitando una corsa all’acquisto, “con la presidenza Trump, invece, il cliente finale si è calmato e il mercato si è seduto – prosegue Fiocchi – Il problema non riguarda solo la nostra azienda ma tutti gli altri produttori a livello mondiale”.
“Ho già avuto modo di parlare con i lavoratori e i sindacati – prosegue – li ho tranquillizzati. Da maggio prevediamo una ripresa e quindi dovremmo revocare la cassa integrazione. Gli investimenti proseguiranno nella nuova linea di produzione di bossoli e un nuovo piccolo capannone interno all’azienda”
I sindacati: “Cassa a rotazione per ridurre il peso sui lavoratori”
“Le condizioni del mercato impongono alla Fiocchi di abbassare i livelli produttivi, questo avverrà in modo disomogeneo per la particolarità dell’azienda e delle sue produzioni. Alcune linee continueranno in piena attività, altre invece dovranno fermarsi” spiegano Emilio Castelli e Giuseppe Cantatore, sindacalisti di Cisl e Cgil a margine dell’incontro con il presidente Fiocchi.
Alcune linee, spiegano i sindacati, saranno fermate il venerdì, altre anche il giovedì, mentre per un piccolo gruppo di lavoratori è prevista una settimana a zero ore.
“Come abbiamo detto ai lavoratori nelle assemblee, sarà fondamentale la gestione della cassa integrazione, quindi creare una rotazione più ampia possibile per suddividere il peso sui lavoratori” proseguono i sindacalisti.
Da oggi, martedì, si attiverà il tavolo tra azienda e Rsu per pianificare la rotazione. “E’ un’attività che dovrà essere svolta in questi 2 mesi per monitorare che la rotazione abbia la giusta efficacia.
A rischio i lavoratori a termine
Se l’ammortizzatore sociale tutela i dipendenti, il periodo di difficoltà espone invece i lavoratori a termine o somministrati.
“Sono 34 lavoratori i cui contratti scadranno entro luglio e su cui pesano serie problematiche rispetto alla loro riconferma – spiega Castelli della Fim Cisl – speriamo che le condizioni del mercato possano cambiare”.
E’ lo stesso auspicio di Stefano Fiocchi. Del resto l’azienda di Belledo lo scorso anno era riuscita a rinnovare e in diversi casi a stabilizzare con il tempo indeterminato molti dei contratti a termine.
La Uilm: “Serve un incontro anche con il Fondo Charme”
“Non sono preoccupato per la richiesta di cassa integrazione ordinaria, strumento che si utilizza in casi di contrazione del lavoro, sono preoccupato per i contratti a termine che rischiano di non essere riconfermati e delle azioni che la Fiocchi e il Fondo Charme metteranno in campo per affrontare i prossimi anni” commenta Enrico Azzaro della Uilm.
“E’ trascorso un anno dal passaggio di proprietà, il fondo si era presentato come di matrice industriale e annunciando investimenti sullo sviluppo della società. Ad oggi però – prosegue Azzaro – non c’è stato illustrato alcun progetto industriale per i prossimi due anni, per questo è auspicabile un incontro certamente con il presidente Stefano Fiocchi, che non si è mai sottratto al confronto con i sindacati, ma anche alla presenza del dott Luigi Sala, rappresentante del Fondo Charme”.