Economia: mobilità e cassa in calo ma la Cgil mette in guardia

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lavoro annunciLECCO – Mobilità in calo nel lecchese: secondo i dati diffusi dalla Cgil, le procedure aperte nel 2015 sono state 117 contro le 172 dell’anno precedente (-31,8%). Complessivamente anche a in Lombardia si è registrato un decremento dalle oltre 2 mila mobilità aperte nel 2014 alle 1.256 registrate lo scorso anno.

A livello regionale c’è stato anche l’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato, cresciute fra il 2014 e il 2015 del +42,4%, e delle trasformazioni di rapporti di lavoro a termine in contratti a tempo indeterminato, complessivamente 92.230 (fino a novembre 2015), la maggior parte delle quali (69,5%) usufruendo l’esonero contributivo. “A conferma -spiegano dal sindacato – che gran parte della stabilizzazione è frutto degli sgravi contributivi e che per gli assunti a partire dal 7marzo 2015 si applica il contratto a tutele crescenti”.

cassa 2015
I dati sulla cassa integrazione nel lecchese (clicca per ingrandire)

Tornando al lecchese, la CGIL ha diffuso anche i dati relativi all’evoluzione della cassa integrazione degli ultimi sei anni dai quali emerge chiaramente un trend in discesa: si passa da un totale ore di 19,5 milioni nel 2009, quando la crisi ha fatto sentire tutto il suo effetto anche in provincia di Lecco, ai 13,8 milioni di ore registrati nel 2014 per scendere di nuovo nel 2015 a 8,4 milioni.

Quello industriale è il settore che maggiormente ha fatto uso dell’ammortizzatore sociale nel lecchese, ben 18 milioni di ore nel 2009 per poi scendere a 7 milioni di ore lo scorso anno; è però nelle statistiche relative all’edilizia che notiamo tutte le fatiche di questo comparto che ha visto quadruplicare l’utilizzo della cassa integrazione dal 2009 (219 mila ore) al 2014 (857 mila ore). Lecco è la terza provincia in Lombardia per peso della cassa sulla popolazione attiva (4,23%).

 

incidenza cassa

In questi sei anni l’ammontare di ore di cassa integrazione ordinaria richiesta dalle aziende lecchesi è passato dai 15,5 milioni di ore del 2009 ai 3,4 milioni del 2015, la straordinaria invece, dai 1,5 milioni di ore del 2009, è risalita per effetto delle crisi aziendali ai 6,8 milioni nel 2014 per poi assestarsi a 4,5 milioni di ore lo scorso anno. Andamento analogo per la cassa integrazione in deroga passata dai 1,4 milioni del 2009, salita a 1,8 mln nel 2014 e scesa a 533 mila ore nel 2015.

Statistiche che farebbero pensare ad uno scenario positivo per l’economia lecchese, il sindacato però mette in guardia:

Il 2015 ha rappresentato un anno riduzione della cassa integrazione e della mobilità, peccato però che siano allo stesso tempo aumentate le indennità di disoccupazione – spiega il segretario provinciale della Cgil, Wolfango Pirelli – Aspi e Naspi hanno subito una vera impennata nello scorso anno. Pur diminuendo le mobilità, va ricordato che non c’è stata una svolta sul fronte dell’occupazione ed anche le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a indeterminato, a tutele crescenti quindi con la possibilità comunque di licenziare il lavoratore, non hanno prodotto l’effetto che qualcuno sperava. La crisi si è fermata, gli ammortizzatori si sono esauriti, ora però la gente rischia di non avere una copertura economica e il rischio è quello di un dramma sociale”.

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i dati annuali sulla mobilità