LECCO – Filca Cooperative è stata dichiarata fallita: la sentenza è stata emessa in data 21 dicembre, e depositata ieri, 22 dicembre, a pochi giorni dal Natale.
Il piano di concordato presentato dai referenti dell’azienda non ha convinto il collegio giudicante guidato dal giudice Dario Colasanti e il tribunale “ha revocato definitivamente l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, che era stata precedentemente aperta, sulla scorta di alcuni elementi ritratti dalla relazione all’uopo resa dai commissari giudiziari nonché all’esito dell’audizione debitrice” dello scorso 13 dicembre, come scrivono gli stessi commissari Riccardo Nucera e Rafaella Paveri in una missiva inviata ai lavoratori.
A non convincere il tribunale sulla solidità del piano e il soddisfacimento totale dei creditori, sarebbero stati in particolare i titoli obbligazionari con i quali Filca, condotta dal Giacomo Fumeo, avrebbe voluto ripagare il debito nei confronti di alcune banche creditrici, le già citate ‘notes’ che avrebbero consentito di raggiungere nominalmente la soglia del 20% di soddisfazione del credito, ma che di fatto avrebbero un valore reale inferiore. Senza concordato, ‘saltano’ anche i 5 milioni che le banche erano disposte a concedere per sostenere il piano di liquidazione della cooperativa.
La notizia, comunicata agli ex dipendenti, ha sollevato l’amarezza delle stesse maestranze:
“Dopo anni di sofferenza il tribunale di Lecco ha scritto la parola fine sulla vicenda Filca. Una decisione pesante su cui non hanno minimamente influito le problematiche di più di 80 famiglie che aspettavano più di 12 mensilità arretrate e che speravano venisse loro riconosciuta la possibilità di recuperare ciò che spettava loro di diritto – è commento di Pierangelo Pedercini, portavoce del comitato dei lavoratori – i giudici si sono basati solo sulle sterili cifre e percentuali, interpretandole senza tenere conto del fattore umano. Hanno deciso secondo quanto previsto dalla legge, ovviamente, interpretandola alla lettera, senza pensare nemmeno un attimo alla disperazione di tante famiglie e non contenti, dopo due lunghi anni di rinvii hanno pensato bene di fare a tutti un bellissimo regalo di natale. Comunicando oggi a tutti i dipendenti la ferale notizia”.
“E’ evidente che c’è rammarico per quanto riguarda i lavoratori che non verranno pienamente soddisfatti del loro credito – spiega dalla Cgil, Giuseppe Cantatore, sindacalista che ha seguito la vicenda Filca – Ma le sentenze vanno rispettate, gli stessi commissari ce l’hanno messa tutta lavorando fino all’ultimo, ma i numeri sono opinioni, sono elementi oggettivi agli atti, o c’erano oppure no. Spero che i commenti futuri non siano contro il tribunale che ha fatto il suo lavoro in modo asettico. Non ci sono vinti o vincitori, è una sentenza che scontenta tutti”.
Piuttosto, dice Cantatore, “sono i tempi lievitati ad aver fatto un danno peggiore ai lavoratori. Paradossalmente se Filca fosse fallita prima, avremmo probabilmente già recuperato i crediti, invece i tempi della decisione si sono allungati. Ci attiveremo con gli ex dipendenti, ora quello che è possibile recuperare sara il Trf e tre mensilità, tutto il resto sarà in virtù dei riparti che verranno decisi con il fallimento”.
Preoccupazione anche “per le persone assegnatarie di appartamenti – ricorda il sindacalista – le altre cooperative che fanno capo a Filca, circa una cinquantina, rischiano a cascata di andare in liquidazione”.

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