Gilardoni Raggi X: sindacati e sindaco incontrano il prefetto

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Al centro il sindaco Fasoli insieme ai sindacati all’uscita dall’incontro in Prefettura

LECCO / MANDELLO – “Abbiamo voluto informare il prefetto sulla situazione in azienda che non è affatto migliorata durante questi ultimi mesi”. E’ quanto hanno dichiarato i sindacalisti di Fiom e Fim, Emilio Castelli e Fabio Anghileri, al termine del vertice in Prefettura riguardo alla Gilardoni Raggi X e ai rapporti sempre tesissimi con la titolare Maria Cristina Gilardoni.

Un incontro al quale hanno partecipato anche i segretari provinciali dei metalmeccanici di Cgil e Cisl, Diego Riva e Giorgio Ciappesoni, e il sindaco Riccardo Fasoli, sempre più preoccupato riguardo alle sorti di una delle più importanti imprese di Mandello.

“Durante l’estate ci sono state nuove dimissioni – spiegano i sindacalisti – e solo ad agosto hanno lasciato l’azienda altri otto dipendenti, tutti tecnici, quindi figure altamente qualificate”.

“Anche l’ingresso dell’ex ministro Roberto Castelli nel consiglio di amministrazione, nonostante le promesse di voler ripristinare le relazioni sindacali, non ha cambiato nulla finora, anzi – continuano Emilio Castelli e Anghileri – Non ci sono stati contatti nemmeno con lui. Quello che sappiamo di ciò che accade all’interno della Gilardoni ci viene riferito dai dipendenti, visto che i rapporti con i vertici aziendali sono oggi inesistenti”.

Quello di martedì è stato il secondo incontro in Prefettura sulla Gilardoni Raggi X, anche in questo caso tra i soli sindacati e istituzioni; al primo erano stati i rappresentanti dell’azienda a far mancare la propria presenza. “I lavoratori hanno fanno tutti i giorni un passo in avanti per amore dell’azienda, solo un valore per la Gilardoni, e l’azienda dovrebbe essere la prima a rendersene conto. Ora deve esserci un passo avanti da parte della Gilardoni”, ha sottolineato il sindaco Fasoli.

Il prefetto Liliana Baccari ha fatto sapere di aver incontrato l’ex ministro Castelli al momento del suo insediamento nel Cda di Gilardoni: “Si era presentato con le migliori intenzioni” ha spiegato il prefetto aggiungendo di voler attendere “di conoscere gli sviluppi giudiziari, in sede civile, e dell’indagine portata avanti dalla Questura”.

Il 29 settembre è infatti fissata l’udienza al Tribunale di Milano sulla causa civile che vede contrapposti titolare e nipote riguardo alla gestione dell’azienda . “Anche i lavoratori – ha sottolineato Emilio Castelli – attendono di conoscere la sentenza e gli effetti che produrrà”.