“Imprese rosa” in crescita, sono quasi 5 mila nel lecchese

LECCO – Le “imprese rosa” del territorio lecchese hanno messo a segno un significativo risultato: a fine giugno 2015 il tasso di imprenditorialità femminile lecchese era superiore alla media regionale (18,7% contro 18,3%), sebbene inferiore al dato nazionale (21,6%). Lo riferisce un’analisi elaborata dalla Camera di Commercio di Lecco.

Quasi 5.000 le aziende iscritte al Registro Imprese di Lecco gestite da donne, con una sia pur modesta crescita (+0,2% rispetto al primo semestre dello scorso anno, contro il +0,7% lombardo e +0,5% nazionale).

Gli ultimi dati sul mercato del lavoro femminile (ISTAT 2014) mostrano un recupero dopo la crisi degli ultimi anni: a Lecco la popolazione attiva femminile si è attestata al 43% – quindi quasi “parità di genere” – anche se il dato dell’occupazione reale è sceso al 41%. Un segnale incoraggiante, a testimonianza della capacità delle donne, arriva dalla distribuzione nelle diverse fasce occupazionali: in quelle più qualificate le donne staccano nettamente gli uomini.

Sul totale assunzioni previste nell’arco dell’ultimo triennio secondo l’indagine Excelsior, il 28% delle assunzioni femminili riguarda “high skills” contro il 17% maschile, con una crescente propensione delle imprese ad assumere personale “rosa” qualificato.

Anche l’andamento delle imprese femminili per forma giuridica testimonia l’evoluzione in atto: a metà 2015 il 21,8% delle imprese femminili lecchesi operava come società di capitale; il 17,9% come società di persone; il 58,8% come impresa individuale; l’1,6% sotto altre forme. In aumento le società di capitale (+0,7%), le imprese individuali (+0,3%) e le “altre forme” (+1,3%); in calo di quasi un punto percentuale le società di persone.

A fine giugno 2015 il 5,9% delle imprese “rosa” lecchesi operava nel settore primario; il 16,4% nel secondario (di cui il 3,9% nelle costruzioni); il 77,6% nel terziario (di cui il 51,2% nei servizi). Il saldo è cresciuto in tutti i casi tranne che nel secondario (complessivamente -11 unità): agricoltura +1 e terziario +21 unità.