Incontro aziende e laureati. Gli ingegneri del Poli vanno a ‘ruba’

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LECCO – Una giornata di incontro tra aziende, studenti e laureati: quello di mercoledì è stato il primo Job Day alla sede lecchese del Politecnico di Milano, un’occasione importante per favorire l’incrocio tra le richieste di personale altamente specializzato da parte delle imprese e le necessità di chi, a conclusione del proprio percorso scolastico, si affaccia al mondo del lavoro.

“Il nostro impegno verso i ragazzi non si conclude alla laurea – ha sottolineato il prorettore Marco Bocciolone – fare tutto quello che possiamo per trovare loro un’occasione di lavoro, ovvero formazione permanente dopo la laurea, è nel nostro DNA”.

Il Politecnico mette a disposizione dei propri studenti un apposito portale web, Career Service, per ricerca di opportunità lavorative e iniziative come il Job Day non sono nuove nella sede milanese dell’ateneo, per Lecco è stata invece una novità. “Un’iniziativa che consente di stabilire un contatto diretto tra aziende del territorio e studenti, non solo del Polo di Lecco” ha spiegato il prorettore.

La prima è già un successo: tanti laureati e laureandi da tutto il circondario hanno voluto prendere parte alla giornata per un colloquio con i rappresentanti di oltre trenta aziende lecchesi, oltre agli ordini di ingegneri e architetti.

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A differenza di altri giovani ‘dottori’, la ricerca di un impiego per i laureati del Politecnico pare non essere un problema: secondo i dati diffusi dallo stesso ateneo nel 2015, l’88% degli studenti troverebbe lavoro a soli 2 mesi dall’ottenimento della laurea.

“L’offerta di queste professionalità c’è, ma la domanda da parte delle aziende è talmente alta che i ragazzi non fanno alcuna fatica a trovare un lavoro – ci conferma Andrea Beri di Steelgroup, presente al Job day con un proprio stand – cerchiamo figure da inserire nelle nostre aziende nell’ambito della produzione, controllo qualità e progettazione di nuovi impianti, ovvero di ingegneri meccanici , specializzati in tecnologie della produzione e dei materiali”.

Andrea Beri (SteelGroup) a colloquio con un giovane laureato
Andrea Beri (SteelGroup) a colloquio con un giovane laureato

 

Meccanico ed elettronico sono le specializzazioni più ricercate nel lecchese “e qui ci sono tanti giovani con un profilo di nostro interesse – spiega Alberto Neggia di Omet – è una giornata che giudichiamo molto positiva, ci è possibile conoscere i ragazzi in modo diretto e personale, andando anche oltre le loro competenze professionali”.

Laureati e laureandi in ingegneria meccanica e ingegneria gestionale sono le figure che ricerca invece l’azienda Fontana  Pietro di Calolzio: “La nostra scelta è stata quella di mantenere all’interno dell’azienda tutta la filiera, quindi sia la parte relativa alla ricerca e sviluppo che di progettazione e vorremmo avviare due giovani stagisti in azienda“.

Cinzia Fontana e l’ing. Claudio Scintilla (Pietro Fontana)
Cinzia Fontana e l’ing. Claudio Scintilla (Fontana Pietro Spa)

 

E i laureati del Politecnico vanno a ruba: “Dipende dal profilo professionale che noi abbiamo creato sui vari indirizzi dell’ingegneria, dell’architettura e del design, un profilo adeguato al progresso tecnologico con una formazione di base che li rende flessibili alla risoluzione di problemi. Ci sono meno ingegneri di quanto l’industria vorrebbe – ha ribadito il prorettore Bocciolone – Il Politecnico, indipendentemente dal numero dei laureati, che è tra i più alti, crea i più desiderati dalle aziende. L’apprezzamento dei nostri laureati nel mondo del lavoro ci fa competere con le migliori università europee”.

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