Industria e artigianato continuano a correre: ordini e fatturato in crescita

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LECCO – “Dopo un 2017 e un inizio 2018 molto positivi, anche il secondo trimestre continua ad evidenziare numeri in crescita: rispetto al corrispondente periodo del 2017, infatti, nel comparto industriale, la produzione registra un incremento del 3,4%, gli ordini del 6,5% e il fatturato del 6,2%. – il presidente della Camera di Commercio di Lecco, Daniele Riva, commenta con soddisfazione i risultati dell’indagine congiunturale del secondo trimestre 20181 -. Buono anche l’andamento dell’artigianato: produzione +4,1%, ordini +2,9% e fatturato +2,6%. Numeri in crescita anche sul fronte occupazionale: nell’ industria la variazione rispetto a fine giugno 2017 si è attestata a +3%, mentre nell’artigianato l’occupazione è rimasta pressoché stabile (-0,2%). Migliorano anche i dati delle vendite e degli addetti nel terziario: il commercio evidenzia una crescita del volume d’affari del 2,1% e un aumento dello 0,9% per l’occupazione; i servizi mettono a segno un +6% delle vendite, mentre l’occupazione rimane stabile (+0,1%)”.

“Il bilancio dei primi sei mesi di quest’anno è molto positivo – continua il presidente Riva – tutti gli indicatori dei vari comparti evidenziano aumenti significativi e, nella maggioranza dei casi, superiori alla media lombarda. La rilevazione evidenzia d’altro canto, un peggioramento delle aspettative degli imprenditori per il terzo trimestre; i saldi tra ottimisti e pessimisti tornano negativi in quasi tutti i settori”.

Il presidente Daniele Riva

 

Analizzando i dati del 1° semestre 2018, per quanto riguarda l’industria, la nostra provincia evidenzia una crescita della produzione in linea con la media regionale (+3,8% per entrambi i territori), mentre il fatturato e gli ordini sono aumentati di oltre 5 punti percentuali (rispettivamente +6,9% e +5,4%, contro il 5,5% e il 4,3% lombardo).

Nel primo semestre 2018 l’indice medio della produzione industriale si è attestato a 125,6 (media 2010=100), quello degli ordini a 125,4 e quello del fatturato a 128. Rispetto alle dodici province lombarde, Lecco si posiziona sul podio per tutti e tre gli indicatori (prima per la produzione, seconda per gli ordini e terza per il fatturato).

Anche nel 2° trimestre 2018, la produzione lecchese è in crescita soprattutto nei settori “siderurgia” (+9,2%) e “meccanica” (+5,2%). Viceversa, “chimica” e “gomma-plastica” evidenziano i cali più significativi (rispettivamente -10,3% e -6,6%).

Nei primi sei mesi di quest’anno, l’occupazione industriale a Lecco è cresciuta del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2017 (in Lombardia, la variazione è stata del +1%)5; l’indice della nostra provincia si è attestato a 104 (media 2010=100), mentre in Lombardia è stato pari a 100,4 L’indice lecchese è superiore a quello del primo semestre 2007 (102,1, sempre con base 2010=100), mentre quello regionale rimane inferiore di quasi 5 punti percentuali (l’indice lombardo era infatti pari a 105,1).

Positivo anche l’andamento dell’artigianato: nel 1° semestre 2018 le variazioni tendenziali di produzione, ordini e fatturato delle imprese lecchesi si sono attestate, rispettivamente, a +3,3%, +2,5% e +2,2% (contro il +2,5%, +2% e +2,5% lombardo).

L’indice medio della produzione artigiana lecchese nel 1° semestre 2018 si è attestato a 110,6 (media 2010=100); quello degli ordini a 107,5 e quello del fatturato a 110,4. La media lombarda è molto più bassa: si è attestata rispettivamente a 98, a 95,7 e a 99,4. Peraltro, anche a Lecco siamo ancora distanti dai valori pre-crisi: l’indice medio dei primi sei mesi del 2007 (sempre con base 2010=100) era 132,7 per la produzione; 131,6 per gli ordini; 126,7 per il fatturato.

Rispetto al 2° trimestre 2017, “meccanica”, “legno-mobilio” e “tessile” sono i settori che registrano gli aumenti più significativi della produzione (rispettivamente +7,2%, +5,6% e +3,6%), mentre quelli con le peggiori performance sono “siderurgia” (-14,2%) e “pelli-calzature” (-13,3%)7.

Nei primi sei mesi del 2018 si evidenzia una crescita dell’occupazione artigiana lecchese: +0,2% rispetto al primo semestre 2017 (in Lombardia la variazione è stata dello 0,8%); l’indice medio si è attestato a 104,5 (media 2010=100), contro il 98,7 regionale. Tuttavia i dati rimangono ancora inferiori a quelli pre-crisi: nei primi sei mesi del 2007 (sempre con base 2010=100) il valore lecchese era 108 e quello lombardo 107,98.

Dati incoraggianti anche per il settore terziario (commercio e servizi): nel 1° semestre 2018 cresce il volume d’affari sia nel commercio che nei servizi (rispettivamente +1,4% e +6,2%); a livello lombardo il primo è calato, -0,5%, mentre il secondo è aumentato dell’11,6%. L’indice del volume d’affari delle imprese commerciali lecchesi si è attestato a 86,4, mentre quello dei servizi a 102,4. In Lombardia, rispettivamente, 79 e 130,9.

A Lecco, nei primi sei mesi del 2018, crescono sia l’occupazione nel commercio (+1,1%) che quella dei servizi (+0,7%). L’indice medio dell’occupazione si è attestato a 98,5 nel commercio e a 102,7 nei servizi.

In Lombardia l’occupazione nel commercio è cresciuta dell’1,8% e nei servizi del 2,8%. Il numero indice del 1° semestre 2018 si è attestato a 98,5 per il commercio e a 108,3 per i servizi.

Ulteriori dati elaborati dall’Osservatorio Economico Provinciale della Camera di Lecco sull’andamento economico del 1° semestre 2018: i fallimenti sono in crescita: 37 in tutto, +37% rispetto allo stesso periodo del 2017 (Lombardia -1,9%; Italia -4,7%); diminuisce notevolmente l’importo complessivo dei protesti: da oltre 1,6 milioni a 468.000 Euro (-70,8%); la nostra provincia evidenzia altresì un calo importante delle ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps: con una diminuzione del 54,9% Lecco è seconda in Lombardia, dopo Cremona (-67,5%). Le ore autorizzate dall’Inps nel primo semestre 2018 sono state quasi 405.500 (Lombardia -20,1%; Italia -34,4%). In particolare, cresce la cassa ordinaria da circa 401.200 ore a 188.000 (-53%)12, scende quella straordinaria da quasi 403.000 a poco più di 215.200 ore (-46,6%)13, mentre sono state autorizzate circa 2.200 ore di Cig in deroga (contro le oltre 95.400 del 1° semestre 2017, -(97,7%)14. A fine giugno 2018 le imprese registrate erano 26.005 e le unità locali 33.212; nei primi sei mesi dell’anno il saldo tra imprese nate (843) e cessate (913) è negativo: -70 unità. Pertanto, le aziende registrate sono calate dell’1,3% rispetto a fine giugno 2017, contro il +0,1% regionale e il +0,2% nazionale.

Tornano negative le aspettative degli imprenditori lecchesi. Il saldo tra “ottimisti” e “pessimisti” relativo alla produzione industriale passa dal +31,4% della scorsa indagine all’attuale -5,4%; per il fatturato, da +42,9% a -5,4%; per la domanda estera, da +33% a un saldo nullo. Gli imprenditori pessimisti superano quelli ottimisti anche per quanto riguarda la domanda interna (da +20,4% a -12,1%) e l’occupazione (da +16,3% a -5,3%).

Negative anche le aspettative degli artigiani lecchesi: il saldo tra “ottimisti” e “pessimisti” sulla produzione passa da 17,2% a -16,3%; quello del fatturato da +17,2% a -17,4%, mentre per la domanda estera la differenza si è attestata a -9,6% (contro il saldo del +1,9% nella scorsa indagine). Il saldo dell’occupazione è pari a -1,2% (era +6,7% per il primo trimestre), quello della domanda interna a -13,1% (contro +1,9%).

In peggioramento anche le aspettative dei commercianti sull’occupazione e sul volume d’affari (il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta per entrambi a -6,7%); nei servizi il saldo è positivo per l’occupazione (+7,8%), ma torna negativo per il volume d’affari (-1,6%).