Jobs Act: a Lecco è scontro aperto tra Cgil e Confindustria

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Wolfago Pirelli, segretario CGIL Lecco
Wolfago Pirelli, segretario CGIL Lecco
Wolfago Pirelli, segretario CGIL Lecco

LECCO – “L’approvazione della legge non ci ferma, l’obiettivo è contrastarla”. Wolfango Pirelli, segretario della Cgil di Lecco, lancia l’offensiva lecchese contro la riforma del lavoro attuata con il Jobs Act, abbracciando la mobilitazione nazionale del sindacato.

“Sono diversi i motivi che ci vedono contrari a questo provvedimento – spiega il sindacalista – viene creata maggiore possibilità di licenziamenti, sia individuali che collettivi, perché si va ad agire sull’articolo 18 e si ampia le possibilità di ricorso per i licenziamenti economici, per i quali è previsto solo un indennizzo e non il reintegro; questo rende più debole il ruolo sindacale di denuncia da parte dei lavoratori nei confronti del loro datore. I nuovi contratti creeranno anche disparità perché le norme valgono solo per i nuovi assunti”.

Inoltre, per la Cgil, gli effetti del Jobs Act hanno una scadenza: “La norma non ha migliorato il mercato del lavoro –denuncia Pirelli – ha provocato solo la trasformazione da contratti precari in contratti a tempo indeterminato grazie all’effetto della decontribuzione, introdotta non dal Jobs Act ma dalla legge di stabilità, che ha durata di tre anni. Noi siamo sempre stati favorevoli alla diminuzione del costo del lavoro ma tra tre anni rischiamo di ritrovarci al punto di partenza, con la differenza che quei contratti a tempo indeterminato potranno essere chiusi con facilità dalle aziende”.

Per questo motivo la Cgil di Lecco ha annunciato battaglia contro la riforma del lavoro e si è già attivata limitare le assunzioni con la nuova forma contrattuale.

“Lavoreremo sugli accordi con le imprese, alcuni sono già stati chiusi, chiedendo loro di non applicare le nuove norme. Il contenzioso sarà uno degli strumenti che attiveremo, impugnando provvedimenti e atti; sul piano nazionale non è esclusa anche l’iniziativa referendaria”.

E se è questo l’obiettivo del sindacato, gli industriali lecchese spingerebbero nella direzione opposta: secondo Pirelli infatti, Confindustria, su input dell’associazione nazionale, insisterebbe affinché gli imprenditori del territorio non siglino accordi con le vecchie norme contrattuali.

“Confindustria ostacola la firma di questi accordi – denuncia Pirelli – Come sindacato chiediamo autonomia negoziale nelle trattative con le aziende”.

Così, nelle due iniziative contro il Jobs Act che la Cgil lecchese ha organizzato per i primi giorni di maggio, è previsto anche un presidio di fronte alla sede degli industriali, in via Caprera, al termine di un’assemblea di tutte le categorie del sindacato che si svolgerà nella mattinata del 7 maggio presso l’auditorium della Banca Popolare di Sondrio.

Il Primo Maggio invece, i delegati della Cgil interverranno durante il concerto previsto sul lungolago nel pomeriggio, a margine della manifestazione per la Festa dei Lavoratori, e saranno presenti al prioprio stand per spiegare iniziative e contrarietà alla riforma del lavoro varata dal Governo.