Il segretario della Uilm: “In molte aziende difficoltà nel effettuare le assemblee sindacali”
“Il Covid non sia pretesto togliere diritti e scaricare i problemi sui lavoratori”
LECCO – “In molte aziende importanti come la Fontana Pietro, Rodacciai, Vmc, Catra, IHI risulta problematico effettuare le assemblee sindacali, nonostante il 18 giugno scorso, tra Federmeccanica e Fim-Fiom-Uilm si fosse redatto un documento per delineare le linee guida per le agibilità sindacali”. E’ quanto segnala Enrico Azzaro, segretario provinciale della Uilm.
“I metalmeccanici sono consapevoli della situazione causata dal Covid, e ci siamo assunti piena responsabilità generale verso il Paese, nei confronti dei lavoratori e delle imprese.
Tuttavia – prosegue Azzaro – riscontriamo che la situazione di prevenzione adottata comunemente dalle aziende, talvolta è tesa a non permettere lo svolgimento delle assemblee sindacali”.
“Alla nostra legittima richiesta di effettuare l’assemblea sindacale con tutti i dipendenti Confindustria Lecco, ha comunicato a Fim-Fiom-Uilm, di riconsiderare le richieste di convocazione e comprendiamo tale invito prudenziale, ma occorre tener presente che questo modus operandi non può rappresentare un diniego alle libertà e agibilità sindacali. Invece, – aggiunge il segretario della Uilm – constatiamo che sempre più aziende, vuoi perché sono in difficoltà, sia per pretesto, stanno cogliendo l’opportunità per mettere in campo processi di ristrutturazione, troppo spesso per garantirsi recuperi della redditività scaricandone il costo solo ed esclusivamente sui lavoratori”.
Alla Rodacciai
Un caso, secondo la Uilm, è quello che sta accadendo in Rodacciai dove nei giorni scorsi hanno scioperato i dipendenti del magazzino per il cambio di orari di lavoro deciso dall’azienda. “Facendo lavorare – ricorda Azzaro – una parte di lavoratori dal lunedi al sabato senza riconoscere le maggiorazioni, rosicchiando qualche maggiorazione del notturno facendo uscire i lavoratori alle 4 del mattino, per poi avere altri lavoratori svolgere la turnazione come da Contratto. Pare che per la Rodacciai consideri lavoratori come campione da laboratorio per capire a quanto arriva il risparmio sul costo del lavoro. Se questo significa impresa, si provi a chiedere proprio ai lavoratori cosa provano a lavorare in questa azienda, quanta sia profonda la delusione e poco importa cercare di dare una immagine all’esterno diversa”.
“Gli altri sindacati cosa dicono? Chiedete a loro, noi della UILM-UIL, rispondiamo del nostro operato – conclude – I lavoratori del magazzino, hanno avuto la copertura di legge e sindacale ad ogni iniziativa sia programmata che spontanea, di sicuro se tutti fossimo andati dalla stessa direzione l’azienda avrebbe fatto marcia indietro e non avremmo concesso nessun alibi a quei lavoratori, di cui tanti oramai disabituati alla solidarietà tra colleghi. La situazione Covid sta cambiando gli equilibri, e qualcuno pensa che sia l’occasione giusta per mettere a tacere i lavoratori e loro diritti, si sbaglia. Finché c’è il Sindacato che sta dalla parte giusta c’è giustizia sociale”.