Buoni pasto, Caterisano (Fipe): “Risultato importante per le imprese”

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Marco Caterisano
Marco Caterisano

Il plauso della Fipe Confcommercio per l’intervento normativo stabilito con la conversione del Dl Aiuti

Ridotte le commissioni insostenibili a carico degli esercenti sui buoni pasto

LECCO – Con l’approvazione del decreto legge “Aiuti” al Senato diventa legge il tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti (bar, ristoranti, esercizi di vicinato, supermercati e ipermercati) nelle gare per l’acquisto dei buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici.

“Questo è il primo risultato del lavoro che ha visto unite le associazioni della ristorazione e del commercio, con in prima fila Fipe Confcommercio – evidenzia il presidente Fipe Lecco, Marco Caterisano -. Si tratta di un successo importante, che risponde al disagio di migliaia di imprese costrette a pagare una tassa occulta del valore di centinaia di milioni di euro per assicurare il servizio ai lavoratori che utilizzano ogni giorno il buono pasto. Un tema molto sentito anche dalle imprese lecchesi: l’introduzione di questo tetto fornisce una risposta molto attesa nostro comparto”.

La prossima gara Consip del valore di oltre 1,2 miliardi di euro sarà quindi il vero banco di prova per valutare l’efficacia di queste nuove regole nel segnare una profonda discontinuità con le precedenti gare, che hanno portato a commissioni addirittura superiori al 21%.

Il secondo obiettivo di questa battaglia condotta e vinta dalle associazioni è quello della riforma strutturale del sistema dei buoni pasto, per intervenire anche sulle gare private che oggi non sono interessate dal provvedimento appena approvato e che, tuttavia, valgono due terzi del mercato. “Come sostenuto a livello nazionale da Fipe, occorre adottare modelli di regolazione mutuati da altri Paesi europei, mettendo al centro la salvaguardia del valore reale del buono pasto, da quando viene acquistato dal datore di lavoro a quando viene speso dal lavoratore. Ed è bene ricordare che questo strumento prevede già importanti vantaggi sia per il datore di lavoro con la decontribuzione, sia per il lavoratore con la defiscalizzazione”.