Buoni postali prescritti: la Corte d’Appello di Napoli: “Rimborso integrale”

Tempo di lettura: 2 minuti
buono postale

Codacons: “È una sentenza che ridà speranza. Migliaia di consumatori hanno perso importanti somme di denaro a causa della grave carenza di informazioni date dagli operatori all’atto del collocamento dei titoli”

NAPOLI – La Corte d’Appello di Napoli ha confermato una decisione che segna una vittoria significativa per i consumatori titolari di buoni postali fruttiferi caduti in prescrizione, riconoscendo loro il diritto di ottenere il rimborso integrale, comprensivo sia del capitale che degli interessi maturati. Questa sentenza conferma l’orientamento già espresso dai tribunali di merito e respinge l’eccezione sollevata da Poste Italiane, che aveva invocato la prescrizione del diritto.

I giudici hanno evidenziato che, alla base della loro decisione, vi sono i principi di correttezza e buona fede contrattuale. È stato sottolineato come Poste, nonostante la sua posizione dominante nel rapporto contrattuale, non abbia fornito ai consumatori tutte le informazioni necessarie e chiare al momento della sottoscrizione dei buoni. Questo comportamento, secondo i giudici, ha leso i diritti degli investitori, i quali, non essendo stati adeguatamente informati, hanno visto andare in prescrizione i loro titoli senza avere piena consapevolezza delle conseguenze.

La sentenza assume un valore cruciale in quanto si inserisce in un contesto in cui migliaia di consumatori si trovano a dover fare i conti con perdite economiche rilevanti a causa di investimenti in buoni postali ormai prescritti. L’associazione Codacons ha espresso soddisfazione per l’esito del processo, dichiarando che si tratta di un importante passo avanti per i risparmiatori. “È una sentenza che ridà speranza – ha dichiarato Codacons – considerato che ancora oggi migliaia di consumatori hanno perso importanti somme di denaro, investite negli anni in buoni postali fruttiferi caduti in prescrizione a causa della grave carenza di informazioni date dagli operatori all’atto del collocamento dei titoli. Per questo motivo ci battiamo affinché tutti possano recuperare il dovuto, sostenendoli in questa battaglia!”

L’invito dell’associazione è rivolto a chiunque si trovi in una situazione simile: “Contattateci per avere tutte le informazioni,” conclude Codacons. La vicenda non si esaurisce qui, con la sentenza che potrebbe aprire la strada a nuove richieste di rimborso da parte di chi ha visto prescrivere i propri buoni postali senza essere stato adeguatamente informato.

Questa decisione ribadisce l’importanza di trasparenza e chiarezza nei rapporti tra istituzioni finanziarie e consumatori, tutelando quest’ultimi in un mercato che spesso li vede in posizione di svantaggio. I consumatori, ora, possono guardare con maggiore fiducia al recupero delle somme investite, sapendo di poter contare su un orientamento giuridico favorevole ai loro diritti.